Claudio Lotito, presidente della Lazio, è intervenuto sulle colonne del Il Messaggero soffermandosi su vari temi a tinte biancocelesti. Queste – riportate da TMW – le dichiarazioni del numero uno capitolino:
“Stadio Flaminio? Non ho mai mollato. Io agisco senza proclami, in silenzio, ho fatto mille rilievi e approfondimenti, senza stare ai diktat di nessuno. È vero. E ora, a breve, si potrà avere pure questo incontro congiunto in Campidoglio per capire se la capienza potrà essere portata ad almeno 45.000 posti, superando ogni antico vincolo come al Franchi. Io, il progetto, ce l’ho chiaro”.
“Cragnotti ha chiesto info? Sì, e gli ho risposto che è l’ultimo tassello che manca a questa Lazio. Mi sono avvicinato io a Sergio, ma non per i complimenti ricevuti nella vostra intervista di fine agosto, ma perché non ho mai avuto nulla contro di lui e mi ha fatto piacere vederlo. Chiunque ha operato in questo club va ricordato”.
“Formello ormai è diventato uno dei primi 4-5 centri sportivi nel mondo, parola del presidente FIFA Infantino, dopo averlo visitato. È chiaro che Sarri non vuole più muoversi da qui, nemmeno per il ritiro. Mica ha torto. Vedremo di conciliare il tutto nella fase finale di dicembre con le amichevoli all’estero”.
“Vertice con Sarri e Tare? Non abbiamo mai fatto alcun patto per comprare a gennaio un giovane terzino sinistro, anche perché, lo ripeto ancora, deve uscire prima eventualmente qualcuno da un organico ampio. Kamenovic e Fares? Loro già non giocano…”.
“SMS? Quanto vale dopo il gol fatto al Mondiale, il miglior centrocampista d’Europa (13 gol nel 2022, ndr), con una caviglia gonfia? Poi dicono che io sparo…”.
“Le vittorie delle donne, i ragazzi a -2 dal primo posto, si vedono pian piano i risultati, una volta fatti i tagli e le scelte con raziocinio”.
