Lukaku va trattenuto all’Inter? Pro e contro dell’operazione

Giunto alla corte dell’Inter nel 2019, dopo un lungo corteggiamento da parte di Antonio Conte, il cui incontro sembrava scritto ed inevitabile, Romelu Lukaku è diventato in pochissimo tempo l’idolo dei tifosi. In soli due anni il belga è riuscito ad instaurare con l’ambiente un rapporto idilliaco sotto ogni punto di vista e a coniugare la propria crescita personale con i bisogni della squadra.

Quell’Inter, l’Inter di Antonio Conte, fu l’unica squadra in grado di interrompere l’egemonia in campionato della Juventus. Intensità, aggressività e spietatezza. Concetti che trasformarono il gruppo in una vera e propria corazzata. Lukaku, mai come in quelle due stagioni, fu decisivo ai fini del titolo.

Due anni dopo però, nell’estate del 2021, il Chelsea lo richiama e lui risponde presente, lasciando i nerazzurri da un momento all’altro. Il desiderio di riprovarci in Premier, dove ad accezione dell’Everton non è mai riuscito ad esprimere tutto il suo potenziale, è tanta. Così come tante saranno le difficoltà che incontrerà nella seconda esperienza londinese in cui totalizzerà solo 26 presenze e 8 gol in tutte le competizioni. I Blues decidono di rimetterlo sul mercato ma, complice la stagione negativa, gli acquirenti mancano: la sola a farsi di nuovo avanti è l’Inter, che però non può andare oltre il prestito.

Pro e contro dell’operazione Lukaku

Romelu Lukaku, il cui elevatissimo potenziale ci pone dinanzi alla condizione secondo cui trovare dei contro appare quanto mai difficile, è finalmente rinato in questa seconda parte di stagione. Per quanto riguarda gli aspetti positivi della trattativa, con lui l’Inter, oltre a garantirsi due attaccanti di livello assoluto, assieme a Dzeko, si terrebbe la carta del classico attaccante boa, quello a cui dar la palla nei momenti di difficoltà. Giocatore capace di riempire l’area di rigore come pochi, abile nello sfruttare le ripartenze a campo aperto nonostante l’imponente struttura fisica, è tranquillamente considerabile la punta di diamante di questa squadra. Tecnico, potente, bravo a dialogare con i compagni e da sempre considerato partner ideale dell’ormai leader Lautaro, se l’Inter riuscisse a chiudere in entrata ed in maniera definitiva l’acquisto di big room si garantirebbe una copertura in attacco per i prossimi tre, quattro anni.

Tra i pochi contro che riusciamo ad individuare nell’ipotetica chiusura di questa trattativa, vi è il rapporto prezzo-età e la questione motivazionale-caratteriale del giocatore. Punto primo, Lukaku è un classe 1993. Il Chelsea lo acquistò per 80/90 milioni circa dall’Inter e non vorrebbe compiere una minusvalenza. Appurato questo, gli stessi Blues sono consapevoli di non poter chiedere quella cifra e, infatti, si parla adesso di uno quota attorno ai 60 milioni. L’Inter dovrà capire se tale investimento varrà in termini di apporto a quanto prodotto in campo. E uno dei fattori per cui investimento potrebbe o non potrebbe valere è certamente la questione caratteriale. Più di una volta il giocatore si è confermato “fragile” e, tale aspetto, ne ha precluso il rendimento. Senza tralasciare il fatto che un fisico del genere, 191 centimetri per 94 kg di peso, necessita di trattamenti continui perché la flessione in un senso o nell’altro potrebbe incentivarne i problemi fisici. Proprio come quest’anno. Lukaku è una di quelle che macchine che, per funzionare bene, deve camminare sempre al massimo, senza fermarsi mai.

Le nostre, in questo momento, sono supposizioni legate alla questione di campo. Consci del fatto che, parte delle valutazioni inerenti a questa trattativa, passeranno da dinamiche extracampo e di questione economica.

By Demetrio Oriolo

Durante il percorso di formazione classica ho sviluppato l'interesse per il giornalismo. Mi sono immerso nel mondo dell'informazione nel 2016, prendendo parte ad alcuni progetti in via di sviluppo, salvo poi continuare questo percorso di formazione e di crescita lavorando per prestigiosi progetti quali "Il Calcio Calabrese", "Calciomercato Report", "La Politica del Popolo" e "Calciatori Ignoranti". Sono uno dei fondatori del blog "Carpe Ideam". Nel corso degli anni ho collaborato con le testate "La Notizia Sportiva", "Pianeta Serie B" e "Calabria Live" e con il blog "Pianeta Champions" nel ruolo di editorialista. Vanto diverse pubblicazioni con "Il Quotidiano del Sud".

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.

Post correlati