Croazia e Marocco pronte a battagliare per il terzo posto: il focus

Allo Stadio Khalifa International Stadium di Doha, sabato 17 dicembre alle ore 16:00 andrà di scena la finale per il terzo e il quarto posto del Mondiale 2022. Ad affrontarsi e contendersi il gradino più basso del podio saranno Croazia e Marocco. Oggi poniamo la lente d’ingrandimento su queste due squadre, analizzandone il percorso svolto fin qui.

La Croazia di Zlatko Dalic

La Croazia è giunta a questo Mondiale da vicecampione del mondo uscente, dopo la sconfitta per 4-2 patita in finale contro la Francia nel Mondiale disputatosi in Russia nel 2018. Piazzamento, questo, che assieme a quanto seminato nel corso dei quattro anni successivi, è valso loro il 12’ posto in classifica nel Ranking FIFA. I pronostici di inizio torneo davano questa squadra come favorita per giungere almeno tra le prime otto nazioni al mondo. Pronostico dunque ampiamente rispettato. Collocati nel Gruppo F con Belgio, Canada e Marocco, Modric e compagni, con due pareggi ed una vittoria, 4-1 al Canada, hanno raggiunto gli ottavi di finale da secondi in classifica. Qui, in rapida successione, hanno poi affrontato e battuto Giappone e Brasile ai calci di rigore, confermando di essere una delle Nazionali più forti al mondo per qualità del gioco espresso. Organizzazione, palleggio e la costante ricerca della verticalizzazione non sono però bastate a battere l’Argentina in semifinale. La gara è infatti terminata 3-0 in favore di Messi e compagni.

Il Marocco di Walid Regragui

Il Marocco di Walid Regragui, autentica rivelazione di questo Mondiale, è giunto in Qatar in punta di piedi e se ne andrà a testa altissima. Il percorso svolto da questa squadra, come affermano i risultati portati in auge, ci parlano di un capolavoro sportivo che ha messo alla base di tutto l’organizzazione e la solidità difensiva e la spietatezza, avvalendosi della qualità e della velocità delle propri frecce offensiva, in fase di ripartenza. Dopo aver dominato il Gruppo F, lo stesso della Croazia, lascandosi proprio questi alle spalle grazie alle due vittorie e al solo pareggio maturato proprio nella gara di apertura contro di loro, i marocchini hanno poi eliminato due delle grandi pretendenti al titolo: Spagna e Portogallo. Contro gli uomini di Luis Enrique sono stati necessari i calci di rigore, dopo lo 0-0 dei tempi regolamentari. Contro Cristiano Ronaldo e compagni è bastato l’impetuoso stacco di testa En-Nesyri a fissare il risultato sull’1-0. In semifinale, sul loro cammino, è giunta la Francia, che ha poi avuto la meglio con un secco 2-0.

 

Entrambe le squadre, seppur in maniera differente, hanno sorpreso. I colossi sportivi che si apprestavano a disputare da favoriti questo Mondiale erano diversi. Ma, come spesso accade nel calcio, il collettivo e la validità di idee fondate su conoscenze, preparazione e organizzazione hanno avuto la meglio.

By Demetrio Oriolo

Durante il percorso di formazione classica ho sviluppato l'interesse per il giornalismo. Mi sono immerso nel mondo dell'informazione nel 2016, prendendo parte ad alcuni progetti in via di sviluppo, salvo poi continuare questo percorso di formazione e di crescita lavorando per prestigiosi progetti quali "Il Calcio Calabrese", "Calciomercato Report", "La Politica del Popolo" e "Calciatori Ignoranti". Sono uno dei fondatori del blog "Carpe Ideam". Nel corso degli anni ho collaborato con le testate "La Notizia Sportiva", "Pianeta Serie B" e "Calabria Live" e con il blog "Pianeta Champions" nel ruolo di editorialista. Vanto diverse pubblicazioni con "Il Quotidiano del Sud".

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