L’AD dell’Inter Beppe Marotta ha parlato alla stampa in occasione dell’evento del Golden Boy.
Ecco le parole, riprese da TMW:
“Vidal fisicamente aveva un motore che gli faceva sopportare anche certe serate “diverse”. In campo dava tutto ma è un’eccezione. Una cessione difficile è stata quella di Pogba, lunga e onerosa, tre giorni filati in albergo con i dirigenti del Manchester United. Contemporaneamente abbiamo preso Higuain, ma senza cedere Pogba non potevamo farla: ho chiesto l’autorizzazione a procedere ad Agnelli ed è stato un po’ rischioso, Gonzalo poteva andare al Barcellona.
Presidenti? Devo dire che da ognuno ho appreso qualcosa che arricchisce il mio bagaglio, oggi pieno d’esperienza. E per fortuna che sono arrivate le proprietà straniere, non so senza di loro dove sarebbe arrivato il nostro calcio. All’Inter abbiamo dovuto acuire l’ingegno, fare di necessità virtù. Anche senza grandissimi investimenti, la proprietà ci garantisce comunque rose competitive. Lo scorso anno siamo arrivati in finale di Champions… Il vantaggio di questa proprietà è che ti lascia lavorare tranquillo, non ti condiziona”.
Queste le dichiarazioni a Sky, sempre riportate da TMW:
“Chiudi gli occhi e punta un dito, peschi bene. Sono tutti giovani interessanti. Però comportano investimenti troppo pesanti per i club del nostro campionato”.
Quando potrebbe finire il periodo di contrazione economica del nostro calcio?
“Le maggiori risorse sono la valorizzazione dei diritti tv, tema molto difficile. Al di là di questo credo ci sia soprattutto da valorizzare il made in Italy e per questo siamo orgogliosi di avere 6 giocatori a rappresentare l’Inter nella nazionale italiana. Dovremo spingere sulle risorse dei nostri talenti”.
Come vive questa sosta?
“Tre quarti della rosa sono impegnati con le rispettive nazionali e questo ci dice quanto forte sia la squadra. Pareggiare col Bologna e aver perso in casa con il Sassuolo, con nel mezzo la vittoria di Salerno, fa parte di una fase interlocutoria del campionato. Sono contento di quanto stiamo facendo e ottimista, Inzaghi ha dimostrato di essere un allenatore preparato. Non sono infortuni di percorso, fanno parte del percorso e questo è lungo. Ci vuole pazienza, capire gli errori fatti e cercare di migliorare”.
Baggio ha fatto i complimenti a Lautaro.
“Ritengo che Baggio abbia detto cose sacrosante e miglior pulpito non c’era. Lautaro è cresciuto tanto e sempre in positivo, oggi sta affermandosi come campione. Tale lo riteniamo noi e tutti gli interisti, oggi è anche capitano e spero possa essere la bandiera della nostra Inter per tanti anni. Ne ha tutte le qualità”.
Non posso che essere estremamente ottimista da una parte, e dall’altra anche contento del lavoro che sta facendo Simone Inzaghi, che sta dimostrando con i fatti, i risultati e le prestazioni che è un allenatore bravo e preparato. Non sono neanche infortuni di percorso, fanno parte di un percorso che ci vede impegnati su tanti fronti. Bisogna avere pazienza e capire gli errori fatti in queste partite e migliorarli.”
