Sulla Coppa del Mondo anche le mani del “Dibu” Martinez: è lui il miglior portiere

I festeggiamenti in Qatar, a Buenos Aires e in tante parti del mondo vanno ancora avanti. L’Argentina ha conquistato il trofeo più importante e ambito di tutti per la terza volta nella sua storia. Tra i protagonisti, premiati individualmente, non potevano mancare Messi (miglior giocatore) e Mbappé (capocannoniere); accanto a loro due sorprese: “El Musico” Enzo Fernandez (miglior giovane) e “El Dibu” Emiliano Martinez (miglior portiere).

Martinez eletto miglior portiere: decisivo anche in finale

Già nella Copa America vinta dalla Selecciòn, “El Dibu” si era fatto conoscere a suon di parate decisive, rigori disinnescati, provocazioni continue e balletti scalmanati. Insomma un portiere unico nel suo genere, sicuramente fuori dagli schemi, una faccia da schiaffi che è meglio non trovarsi contro perché potrebbe farti saltare i nervi. Ed è ciò che è accaduto ad esempio a Tchouameni in finale: Martinez ha fatto di tutto per innervosirlo e dal dischetto il numero 8 ha spedito il pallone a lato, cadendo nella trappola del numero 1 albiceleste.

Prima gara a parte, Martinez ha messo le sue mani su ogni gara dell’Argentina: con Messico e Polonia ha mantenuto la porta inviolata, mentre agli ottavi contro l’Australia non ha potuto niente sul fortunoso gol avversario, salvando i suoi – a ridosso del fischio finale – su un tiro a colpo sicuro di Kuol. El “Dibu” (soprannome affibiatogli ai tempi dell’Independiente per via della sua somiglianza ad un cartone animato, il cui protagonista aveva, proprio come lui, capelli rossi e lentiggini) si è scatenato nella fase cruciale del torneo. Contro l’Olanda ha parato nella lotteria dei rigori ben due penalty a Van Dijk e Berghuis, esaltando la folla alle sue spalle. In semifinale invece è stato pressocché inoperoso, garantendosi un altro clean sheet.

La sua miglior prestazione è stata però quella contro la Francia. Già prima dell’appuntamento decisivo aveva caricato l’ambiente dicendo: “sono disposto a fare la miglior partita della mia vita per consentire a Messi di realizzare il suo sogno”. Dalle parole ai fatti. Due in particolare sono le immagini che hanno fatto il giro del web in pochi minuti: il clamoroso miracolo su Kolo Muani lanciato a rete sul finire del secondo tempo supplementare e l’esultanza provocatoria col premio portiere in mano. Segni evidenti del genio e della sregolatezza racchiusi nella sua figura. Anche stavolta poi ha concluso l’opera alla sua maniera, parando di petto un rigore a Coman e, come detto, portando Tchouameni a spedirla fuori. Momenti folli in cui “El Dibu” si è lasciato andare con balletti fuori dall’ordinario.

La Coppa del Mondo è Albiceleste e parte del merito va anche ad Emiliano Martinez.

 

By Pasquale Ucciero

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