Massimo Moratti, iconico ex presidente dell’Inter, ha parlato a “La Gazzetta dello Sport” all’indomani della conquista, da parte dei nerazzurri, del ventesimo Scudetto: “Il derby è sempre una partita speciale. E il match dell’andata aveva insegnato che se l’inter gioca da Inter non c’è partita. Vincere la seconda stella prima del Milan? Questa sì che è una gran bella cosa.
La stagione? Molto positiva. La seconda stella al termine di un campionato dominato mitiga la delusione della Champions. L’uomo simbolo? Barella. È il primo che mi viene in mente, forse perché è ovunque in campo. Ma in generale è di tutti: Dimarco è l’interismo fatto a persona. Calhanoglu e Mkhitaryan hanno fatto una stagione stupenda. Lautaro è una forza della natura.
Questa seconda stella è anche un po’ mia? Essendo una somma di scudetti mi fa piacere aver contributo”.