🔵 Nicola: “Tanti scontri salvezza? Non mi interessa, non lo sapevo. Col Cagliari serve attenzione”

Davide Nicola, allenatore dell’Empoli, ha parlato alla vigilia della sfida col Cagliari. Di seguito le sue parole riportate da TMW.

Le aspettative sue sono in linea con i risultati?
“Si può sempre fare meglio… A me dei 12 punti fatti non interessa niente se non per il fatto che ci dà la possibilità di continuare il nostro percorso. A me questa settimana ha fatto piacere perché i ragazzi hanno fatto vedere che la consapevolezza si sta facendo strada, affronteremo una squadra tosta, abile a conquistare la profondità e che sforna attacchi laterali in quantità industriale. Sa essere aggressiva, anche ai limite del regolamento, e con un allenatore competente e con un ottimo modo di porsi. L’arrivo di Mina e Gaetano ha aiutato, hanno inserito giocatori di qualità e temperamento. Noi dovremo fare una prestazione attenta per poterci esprimere al meglio. Io vedo che i miei ragazzi hanno in testa il cammino che c’è ancora da fare e questo per me è l’importante, anche perché basta una sola partita per modificare la classifica e le gerarchie del gruppone”.

Cosa non dovrà mancare all’Empoli?
“Dovremo avere attenzione dall’inizio alla fine, la capacità di riconoscere i momenti e avere attenzione alla loro aggressività. Attenzione e organizzazione maniacale, questo servirà, oltre all’entusiasmo di poter esprimere noi stessi”.

L’Empoli può chiudere il proprio mini ciclo con la partita di domani?
“Il nostro mini ciclo è sempre e solo di 7 giorni… Ogni partita dà la possibilità di poter salire un gradino, soprattutto questa perché è uno scontro diretto. Non c’è una partita più importante di un’altra… Pensando così non disperdi energie inutili e mantieni i piedi per terra”.

Quali i rischi della sfida?
“Il Cagliari ha fatto 7 punti dal 90esimo in poi, una cosa incredibile. L’attenzione per questo dovrà essere fino alla fine perché hanno questa qualità. Allo stesso tempo io sono consapevole del lavoro che stiamo facendo e dell’entusiasmo dei ragazzi, dei dettagli che stiamo curando e della capacità di accantonare subito una partita per pensare a quella successiva. Dovremo esprimere noi stessi per mettere in difficoltà il Cagliari. Servirà serenità e lucidità, col giusto grado di determinazione. Sarà una bella gara tosta da giocare, ciò che riusciremo a conquistare speriamo che sia il massimo ma sono convinto che il pubblico da questo punto di vista potrà darci una grande mano. Il giocatore non va elogiato solo per una grande giocata, ma anche quando fa 25 metri di corsa per aiutare un compagno”

Quanta umiltà servirà domani per affrontare il Cagliari?
“Servirà la capacità di applicare le strategie che abbiamo studiato in settimana, molte cose dipendono da noi. Poi visto che il gioco non è una scienza c’è imprevedibilità, e lì dovremo essere bravi ad adattarci velocemente. L’umiltà è nel nostro dna, io non faccio nulla senza pensare che tutto mi costerà sacrificio e lavoro. Io do sempre il massimo per ottenere il massimo, vedremo quale sarà questo massimo”.

L’impatto di Cerri e Niang?
“I giocatori arrivati all’ultimo hanno avuto una grande qualità: arrivare con umiltà, mettendosi a disposizione. Il gruppo di lavoro poi li ha messi nelle condizioni per esprimersi al meglio. A me interessa il gruppo squadra, da quando siamo qua stiamo lavorando per questo. Ora stanno migliorando anche Ebuehi e Caputo. Dalla prossima settimana Ciccio sarà totalmente in gruppo con noi e io non vedo l’ora”.

Come stanno gli infortunati, soprattutto a centrocampo?
“Grassi vediamo, non credo. Zurkowski si è allenato in modo non continuativo, ma sono fiducioso. Fazzini? Si è allenato”.

La filosofia camaleontica del suo Empoli?
“Dal punto di vista della proposta di gioco questa squadra ha migliorato molto nei dati. Dobbiamo portare avanti la capacità di cambiare a gara in corso perché credo che sia una grande risorsa”.

I tanti scontri diretti?
“Non ci ho pensato… Non so chi gioca, io penso a noi e non perdo tempo con queste dinamiche. Potrebbe diventare anche una scusante e io le scuse le odio, non fanno parte di me. Ora posso dire che incontriamo il Cagliari, forse so quella dopo, del resto non mi interessa niente”.

By Alessio D'Errico

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