Reduce da un impatto monstre nella sua nuova avventura alla Juventus, Arek Milik è ora pronto a calarsi nel Mondiale con la sua Polonia, al fine di replicare anche in Qatar le ottime cose fatte intravedere nella prima parte di stagione in bianconero.
Giunto a Torino (per molti) con l’obiettivo di fare solamente da chioccia a Dusan Vlahovic, l’ex Napoli si è, invece, rivelato una pedina importantissima anche in coppia con lo stesso talento serbo, sgravando quest’ultimo dal difficile compito di cucire il gioco e giocare spalle alla porta che, nella scorsa stagione, raramente era riuscito – per evidente incompatibilità tra la mansione assegnata e le sue caratteristiche – all’ex Fiorentina.
La presenza di un regista offensivo, abile tecnicamente e nel venire incontro come il ragazzone di Tychy ha, almeno teoricamente, messo in condizioni il classe 2000 di giocare più con faccia rivolta verso la porta avversaria, mettendo in condizioni quest’ultimo più spesso – nonostante le oggettive difficoltà della Vecchia Signora – nell’attaccare la profondità. A questo, poi, si aggiunge un discreto bottino di reti, soprattutto considerate la clamorosa scarsità di idee dei piemontesi in termini di proposta e costruzione del gioco dei primi due mesi e mezzo.
Ora, come detto, testa alla Nazionale e ad una vetrina importantissima come quella qatariota nella quale il classe 94′ vuole confermare di essere un calciatore di spessore internazionale.
I numeri di Milik in stagione
JUVENTUS
- Serie A: 4 reti in 12 presenze
- Champions League: 2 reti in 5 partite
POLONIA
2 presenze tra Nations League (45 minuti contro l’Olanda il 22 settembre) e amichevoli (59 minuti contro il Cile il 16 novembre)
