⚪🔵 Patric: “Sapevamo che con Sarri i risultati sarebbero arrivati. Ora mie doti riconosciute”

Il difensore della Lazio Patric ha parlato a Lazio Style Channel nel giorno del suo trentesimo compleanno raccontando se stesso e la stagione biancoceleste.

Ecco le sue esternazioni, riprese da TMW:

“Il calcio mi ha insegnato tanto, ogni giorno cerco di migliorarmi. Nulla è impossibile se uno lavora seriamente, i momenti difficili si superano con la dedizione e l’umiltà. Ci sono stati dei periodi non belli, i tifosi sono liberi di esprimere i loro pensieri e le loro idee, sono felice che ora riconoscano le mie doti. Ringrazio tutti per gli auguri. Tanti mi hanno aiutato a crescere: da Biglia e Lulic, da Lucas Leiva e Radu, così come tanti elementi dei vari staff tecnici. Non ho un ruolo, provo a dare sempre il massimo in ogni posizione in cui gioco.

Stiamo dando tante soddisfazioni ai nostri tifosi. Non è ancora il momento di commentare, dobbiamo ancora lavorare. I complimenti andranno fatti eventualmente a fine anno se dovessimo raggiungere gli obiettivi. Luis Alberto è il nostro mago, da Natale a oggi sta facendo cose incredibili. Dopo il tacco con la Juve era molto contento per il gesto che aveva fatto! Pedro poi mi ha insegnato tanto, a Barcellona non lo avevo conosciuto bene, ha un’umiltà fuori dal comune. Mario Gila ha enormi potenzialità, anche lui deve attendere il suo tempo.

Quando abbiamo iniziato a lavorare con Sarri, sapevamo che i risultati sarebbero arrivati, era solo questione di tempo. L’anno scorso è stato difficile. In estate sono arrivati giocatori adatti alle sue richieste, perfetti per muoverci come dobbiamo. Noi vogliamo imparare ancora, ma siamo contenti di quello che stiamo facendo. Andiamo avanti gara dopo gara. Il Torino è una squadra fisica, sarà una sfida piena di duelli, forse con poche occasioni perché hanno tanto ritmo, dovremo essere bravi a sfruttare le opportunità che avremo.

Mandiamo un grande abbraccio a Ciro Immobile, è stato un brutto spavento, fortunatamente lui e le sue bambine stanno bene.”

By Emanuele Garbato

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