Andrea Pirlo, ex allenatore della Juventus e oggi guida tecnica dei turchi del Fatih Karagumruk, ha rilasciato una lunga intervista sulle colonne de La Gazzetta dello Sport soffermandosi su diversi temi. Queste – riportate da Sportitalia.com e TMW – le sue dichiarazioni:
“Con il club i rapporti sono buoni. Sento alcuni dei dirigenti rimasti e ho anche visto Andrea Agnelli. Resta la stima reciproca, un altro conto è se sono cambiati i programmi. Tornerei? Certo, se ti chiama un top club come la Juve…”.
“Napoli? Una splendida cavalcata. Il gioco è spettacolare, rendono facili anche le cose difficili. Merito di Spalletti, ovvio. Ma anche della politica del club che ha ringiovanito la rosa. Dovrebbero farlo anche altri dando più spazio ai giovani e agli italiani, visto il boom di stranieri. Con Osimhen e Kvara si muove da protagonista anche Lobotka, il miglior regista del torneo”.
“Il difensore Rayyan Baniya è seguito da tanti: il bello è che è nato a Bologna ed è cresciuto nel Verona. E poi occhio a Levent Mercan: era trequartista, ma l’ho trasformato in terzino e sta facendo bene. In generale il torneo turco è di livello, con squadre competitive in Europa”.
“Il boom di stranieri fa soffire la Nazionale? Resto ottimista, anche se bisogna lavorare duro. Servono norme per valorizzare i nostri talenti. La qualità va coltivata. Mancini ha vinto l’Europeo col doppio play: giusto che continui così, utilizzando chi è più in forma. Le alternative non mancano. Retegui? È partito bene. Non credo, però, ad una crisi nel ruolo di centravanti. Scamacca, Raspadori e Immobile possono dire la loro. Piuttosto capita che nel tempo ci sia più abbondanza in determinati ruoli che in altri”.
“Il salto maggiore lo ha fatto Fagioli che ha debuttato con me. Sa fare tutto, è un punto fermo della Juventus e ha doti per eccellere in regia. Può essere il nuovo Pirlo”.
“Milan-Napoli? In Champions, dai quarti, può accadere di tutto. Il Napoli ha fatto il vuoto finora? La musichetta della coppa con le orecchie può ribaltare tutto”.
E per Benfica-Inter che cosa dice? “I portoghesi sono la sorpresa stagionale. Vanno presi con le pinze. Schmidt applica un gioco dinamico e brillante, ma Simone Inzaghi ha una squadra di primissimo piano: può farsi valere con chiunque. Vale il concetto espresso per Milan e Napoli: vince chi si cala meglio nella parte. L’Inter è esperta”.
Se tutto fila liscio, un’italiana va in finale. “E magari si può puntare ad alzare la coppa. Io non mi porrei limiti”.