Rangers, “every Saturday we follow”: il sogno è stato trasformato in obiettivo

In patria sta vivendo il solito – e storico – scontro con il Celtic, che in quest’annata pare potrà tornare ad assorbire gli onori della ribalta generati dal titolo di campione. Il Rangers al momento è secondo, ma l’eventuale tristezza per un titolo perso viene immediatamente pareggiata prima, e soppiantata poi, dalla febbrile gioia per una possibilità che, nata come sogno, è indiscutibilmente diventata obiettivo: la vittoria dell’Europa League.

Rangers, cammino effervescente

Il sodalizio scozzese si è affermato, prima tra i confini nazionali, poi in giro per l’Europa, come una squadra volitiva e propositiva. I ragazzi di Giovanni van Bronckhorst, approdato in panchina lo scorso novembre, hanno assorbito la personalità che l’allenatore ha forgiato nel corso delle proprie importantissime esperienze da calciatore, così come il coraggio di credere e tentare. Il calcio del Rangers è propositivo, certamente arioso, noncurante dell’eventuale differenziale tecnico con gli avversari. Ciò non vuol dire essere caotici o disequilibrati/disorganizzati, bensì genera la consapevolezza di avere un’identità applicabile in ogni partita, accettando rischi e raccogliendo gli eventuali onori.

Questo è quanto accaduto nella doppia sfida contro il Borussia Dortmund, probabilmente il positivo turning point del club in ottica consapevolezza europea: il notevole 4-2 rifilato al BVB su suolo tedesco ha concretizzato tutto quello che abbiamo finora cercato di far trasparire: coraggio, idee, coralità. Tifosi caldi, scozzesi – ecco – nella calda modalità di supporto, di quelli che “Every Saturday we follow”, come spesso cantano. Calciatori validissimi, certamente valorizzati dal credo dell’allenatore, con la spina dorsale che vede alle estremità il terzino goleador (nonché proverbiale assist-man) Tavernier e il centravanti Morelos, anche se quest’ultimo sta lottando con un problema alla coscia che gli impedirà di lottare con i compagni. Una perdita importante, ma in casa Rangers gli alibi non esistono né contano: la squadra venderà cara la pelle, il Lipsia è avvisato.

By Redazione PianetaChampions

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