🎙Skriniar: “Tanta delusione per lo scudetto perso lo scorso anno. Su Conte e Inzaghi…”

SKRINIAR INTER – Milan Skriniar, difensore dell’Inter, ha rilasciato un’intervista a DAZN soffermandosi su numerosi temi relativi all’avventura in nerazzurro, e non solo. Queste – da Goal.com – le dichiarazioni del colosso slovacco:

“Ronaldo ‘il Fenomeno’ era il mio idolo da bambino. Tutti quando iniziano a giocare sognano di fare goal e assist proprio come il faceva lui, ma lì parliamo di livelli altissimi. Ricordo il taglio ai Mondiali del 2022, quando fu anche capocannoniere: chiesi a mio padre di potermi fare i capelli come lui, però facevo schifo e li ho tolti subito”.

“Troppi goal subiti? La squadra o il mister non danno la colpa a noi difensori, i goal sono stati presi da squadra. Si difende tutti insieme, così come è vero che l’attacco inizia dal portiere. Ne abbiamo parlato tutti insieme di questa cosa, anche se sappiamo che come difensori possiamo fare meglio”.

“Delusione per lo scudetto mancato lo scorso anno? E’ stata tanta, ma abbiamo anche vinto due coppe. Il fatto di non aver vinto lo Scudetto deve darci più determinazione per quest’anno. Non vogliamo ascoltare voci e perdere energie. Abbiamo perso il derby dopo averlo dominato per 70’ e abbiamo sbagliato la partita con il Sassuolo che pure poteva essere decisiva. Il Milan è stato molto bravo: le loro ultime cinque partite erano molto difficili e le hanno vinte. Non è stata solo una questione di demerito nostro, ma anche di merito loro”.

“Era fine gennaio e l’operazione per il mio arrivo a Milano si è chiusa in tre giorni. Ero contento, ma non parlavo italiano. Ero a Dubai con l’Under 21 e sono partito subito. Da gennaio a giugno ho giocato solo un paio di partite e molte volte mi sono allenato fuori rosa, sono stati momenti difficili che però mi hanno reso più forte. Ringrazierò per sempre Giampaolo, perché anche se ho sbagliato qualche partita, ho preso un rosso e provocato un rigore, ma lui mi ha sempre supportato. Ha visto in me cose che gli altri non vedevano. Bisogna sempre essere ben posizionato e guardare sia i compagni che gli avversari. Sono state cose che mi hanno reso un difensore forte”.

“Con Conte la difesa a tre rappresentava un qualcosa di nuovo. All’inizio ho fatto fatica, ma aiutare con lui e il suo staff mi ha aiutato a migliorare. Mi sono abituato anche a quel tipo di ruolo e la cosa positiva è che oggi posso giocare sia a tre che a quattro”.

“Inzaghi è come se fosse uno di noi. Parla e scherza, ma se c’è da dire una parola pesante la dice. E’ molto equilibrato: si sa divertire, ma sa anche dire quello che non va e quello che pensa”.

By Nicola Cosentino

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.

Post correlati