Spalletti: “Al Napoli servono nuovi leader. KK? Ho perso un collaboratore, non un calciatore”

SPALLETTI NAPOLI – Luciano Spalletti, allenatore del Napoli, si è raccontato a DAZN mediante il format Linea Diletta.

Queste le sue dichiarazioni, raccolte da SpazioNapoli:

“Nella vita o sei quello che conduce o sei un passeggero. Quando si entra in campo a me piace una squadra che va a tentare di dare battaglia a qualsiasi avversario. Quando abbiamo giocato con il Barcellona, abbiamo pareggiato all’andata e abbiamo perso con diversi gol di scarto a Napoli ma a me è piaciuto di più l’atteggiamento di squadra quando abbiamo perso.

Napoli? Loro hanno ambizioni forti, vogliono vincere. Il confronto, così, si fa duro. Però fin dal primo buongiorno incontri la passione e il calore che ha la gente. Mi fa arrabbiare solo quando non viene riconosciuto l’impegno dei ragazzi. Anche quest’anno, che abbiamo cambiato molto, ho apprezzato già le conoscenze dei nuovi, sono già in sintonia con tutti gli altri. Ci sarà impegno massimale in tutte le partite e in tutti gli allenamenti”.

Quando si va a mettere mano in maniera così drastica sulla squadra, si ha bisogno di un po’ di tempo e di far crescere altri leader. Noi ne abbiamo già qualcuno, tipo Di Lorenzo, Rrahmani e Anguissa. Lo stesso Osimhen deve diventare un punto di riferimento per noi, già gliel’ho detto. Con i calciatori c’è anche un gruppo WhatsApp in cui si parla e ci si confronta.

Il gruppo si parla “Sarò con te!” e l’ho usato nelle partite in cui non potevo essere in campo, tipo contro la Juventus. In quel momento tutti dicevano che la partita andava rinviata per il fatto che avessimo tanti calciatori con il Covid. Ma io gli inviati un messaggio in cui gli dicevo che ero felice la facessero giocare perché li vidi allenarsi benissimo. Andare a togliere ai ragazzi quella partita sarebbe stato ingiusto. Lì hanno fatto vedere che ci si poteva fidare di loro.

Kvara? Lui è un calciatore dal quale ci aspettiamo molto perché è andato a sostituire un campione come Insigne che ha deciso di fare delle conoscenze nuove e altre conoscenze dopo tanti anni di calcio italiano. Dobbiamo sempre assecondare la volontà dei calciatori, perché andare a trattenerlo per forza… Io ho sperato fino alla fine restasse con noi.

Bisogna andare dietro a quella che è una regola che ti impongono le qualità dei calciatori. Dobbiamo riuscire a sviluppare un piano tattico in cui i calciatori possano trovare le proprie migliori qualità ed esprimere tutto l’estro e la fantasia che posseggono. Quindi inizieremo dal 4-3-3, sperando che ci dia un gioco che possa essere apprezzato dai tifosi del Napoli. Loro hanno visto giocare campioni veri, sono dei veri intenditori e avendo visto Diego diventa difficile nasconderli qualcosa. Ti sgamano subito.

Koulibaly è una persona straordinaria, oltre ad essere un grandissimo campione. Fin dall’inizio è stato caloroso con tutti noi. Ogni mattina veniva in ufficio a salutarmi con i suoi abbracci. Nello spogliatoio è veramente il comandante: per me è come aver perso uno dei miei collaboratori. Con Di Lorenzo è stato facile, è il mio capitano. Ad un ragazzo si dà la fascia perché ha equilibrio nel sapersi relazionare con compagni e avversari. Con lui è stato davvero facile, tutti lo volevano con la fascia.”

 

 

By Emanuele Garbato

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