La certezza è che Luciano Spalletti non sarà più il commissario tecnico dell’Italia. Questa sera, contro la Moldavia, sarà l’ultima partita del tecnico sulla panchina azzurra. Un esonero anomalo per le tempistiche con cui è arrivato, dopo il bruciante ko per 3-0 contro la Norvegia. L’edizione odierna della Gazzetta dello Sport racconta i retroscena dell’addio:
L’ESONERO SABATO SERA E NESSUNA BUONUSCITA
LE TEMPISTICHE DELL’ANNUNCIO
Emergono dei retroscena sull’annuncio. Il presidente FIGC avrebbe preferito comunicare la decisione dopo la partita con la Moldavia, ma Spalletti ha preferito dire tutto subito ed evitare 48 ore di congetture sul futuro. Gravina gli avrebbe così chiesto se lo volesse al suo fianco, ma il tecnico toscano avrebbe deciso di parlare da solo per annunciare la rottura.
RANIERI E IL DOPPIO RUOLO
Adesso, il primo pensiero di Gravina per la sostituzione è Claudio Ranieri che, dopo aver lasciato la panchina della Roma, ricopre un ruolo dirigenziale nel club giallorosso. Nonostante il primo no, il presidente non si è arreso e Sir Claudio si starebbe convincendo. Anche i Friedkin avrebbero dato il via libera alla FIGC, a patto che Ranieri mantenga l’incarico in giallorosso come consigliere, scelta avallata anche da Gravina. In giornata è previsto un colloquio proprio tra i Friedkin e Ranieri per trovare una soluzione.