Saverio Sticchi Damiani, presidente del Lecce, è intervenuto a margine dell’Assemblea di Lega soffermandosi sulle incessanti polemiche relative al VAR e sulle possibili mosse di mercato dello stesso sodalizio salentino. Queste – riprese da TMW – le dichiarazioni del numero uno giallorosso:
“Il mio sfogo fu sulle regole, non mi soffermai sulla posizione del Lecce. Ho solo detto quello che sta accadendo, che c’è un eccesso di prassi, regole e sotto-regole, si è voluto tipizzare alcune situazioni e ora episodi analoghi vengono trattati in modo differente e viceversa. Serve una riflessione, ci sono troppe fattispecie che generano incertezze”.
Allenatori e giocatori hanno difficoltà?
“Per i giocatori è complicato, pur partecipando ad incontri di formazione con gli arbitri. Si rischia di snaturare il gioco, vanno regolamentati meglio i casi di utilizzo del VAR”.
Il problema è nella soggettività?
“Per eliminarla si cerca di disciplinare tutto, ma così si creano tante regole tutte applicabili sempre soggettivamente. Meglio poche regole”.
Romero del Milan è una possibilità per il Lecce?
“Preferisco lasciare questa parte a Corvino e Trinchera, noi cercheremo di utilizzare ogni sessione per aggiungere un gradino. Non tanto fare operazioni estemporanee, ma seguendo le nostre logiche, con giocatori giovani e di proprietà. Salvo cose particolari quindi niente prestiti, siamo un po’ contrari. Abbiamo il 90% dei giocatori di proprietà”.
Un bilancio dopo il girone d’andata?
“Molto positivo, è stato un girone strepitoso, magari facessimo così anche al ritorno. La squadra ha perso pochissimo, soprattutto gli scontri diretti. Firmerei per un percorso così anche nel ritorno”.
Romero può essere un’operazione alla Colombo?
“Di solito quando utilizziamo la formula del prestito ci consente di giocarci sempre la partita dell’eventuale riscatto”.
