È impossibile non essere umanamente trascinati dalla storia di Carlos Tevez, uno che ha certamente avuto ragione. Le origini nel quartiere Ejército de los Andes, barrio noto come Fuerte Apache (dal noto film con Paul Newman) per condizioni sociali non propriamente consone al concetto quiete, le tortuose vicissitudini familiari (il padre è stato ucciso durante la gravidanza della madre di Carlos, che a sua volta abbandona il figlio dopo appena tre mesi dalla nascita), un incidente domestico con l’acqua bollente di un bollitore che ne segnerà i tratti al decimo mese di vita. Tutti fattori che ne hanno complicato e compromesso l’avvenire.
La carriera europea di Carlos Tevez
Dopo gli esordi nel suo Boca Junios, e la tappa brasiliana con il Corinthians, l’Apache approda in Europa, precisamente in Premier League, dove a dargli fiducia è l’ambizioso West Ham. Resterà lì solo una stagione, quanto basta per farsi notare dall’iconico Manchester United di Sir Alex Ferguson, club con il quale giocherà appena due stagioni ma avrà comunque modo di vincere e convincere, come ricapitoleremo a breve. L’esperienza successiva è la nuova dimostrazione della personalità e della tenacia di Carlitos, poco prono al timore, che attraversa il guado e approda sull’altra sponta di Manchester, quella Blue del City, sodalizio pronto a diventare dominante in Inghilterra e in Europa come mai gli era successo prima. Quattro stagioni, più di 70 gol, diversi trofei. Lo stimolo è un concetto centrale nel percorso dell’attaccante, che nel 2013-2014 desidera rilanciare la propria carriera e sceglie la Juventus: i 50 gol in 96 presenze che ne hanno certificato il biennio testimoniano la bontà della scelta fatta. È nel Belpaese l’ultima ventata d’Europa di Tevez, che decide di tornare al Boca, club con il quale chiude la carriera – con una parentesi cinese tra le fila dello Shanghai Shenhua, giusto in tempo per diventare Eroe dei tre mondi – prima dell’annuncio del ritiro. Una decisione presa perché: “Ho smesso di giocare perché ho perso il mio più grande tifoso e anche gli stimoli. Nel 2021 mi sono detto che non avrei più giocato e l’ho comunicato al mio agente“. Mai servo, la passione come carburante: gracias Carlitos, giocatore del popolo.
I successi europei di Tevez
Una bacheca europea davvero corposa quella di Tevez, che può vantare tre Premier League, due Community Shield, una Coppa di Lega inglese, una FA Cup, due Serie A, una Coppa Italia, una Supercoppa italiana e – terminando con i trionfi probabilmente più importanti – una Champions League e un Mondiale per club. Un elenco lungo, freddo ma preciso, che testimonia l’importanza di un calciatore tanto talentuoso quanto volitivo. Uno che – chiudiamo così come abbiamo aperto – ha avuto ragione.