Marcus Thuram ha rilasciato un’intervista a France Football ripresa da La Gazzetta dello Sport e TMW, soffermandosi anche sul percorso di carriera che lo ha poi portato a vestire la casacca dell’Inter la scorsa estate.
“Da piccolo i cartoni animati li guardavo in italiano. In casa si parlava francese, ma l’italiano l’ho imparato giocando a calcio con gli amici nei giardini pubblici, nel dopo scuola. E poi, sono cresciuto con la pastasciutta.
Perché sei arrivato soltanto dopo in Serie A?
“Non ho costruito la mia carriera pensando di voler giocare in un determinato posto. Sono cresciuto in Italia, ho vissuto in Spagna, parlo inglese, ma il mio primo trasferimento è stato in Germania. Anche se ho sempre avuto uno spirito italiano. L’Inter? I primi contatti risalgono a gennaio 2021. Giocavo ala sinistra e l’Inter mi voleva per fare la punta e la cosa mi sorprendeva. In realtà, mi conoscevano meglio loro di me. Poi però mi sono infortunato e quando sono tornati alla carica dopo il Mondiale in Qatar, non ho avuto dubbi, nonostante si fossero fatti avanti altri club”.
Che rapporto hai con Lautaro Martinez?
“Ci troviamo bene perché ci frequentiamo anche fuori dal campo.
San Siro?
“Un posto speciale, non avevo mai vissuto il tifo di 75mila persone.
La finale del Mondiale 2006 con papà Lilian titolare persa contro l’Italia come l’hai vissuta?
“Ho pianto, a lungo”.