😱 “L’ha parata Giroud”, addio Maldini, piaga infortuni: Milan, top e flop del 2023

Il 2023 volge al termine ed è tempo di tracciare un bilancio tra cosa è andato e cosa non è andato. Per quanto riguarda il Milan è stato un anno strano, racchiuso perfettamente dalla seconda gara stagionale, quella contro la Roma. I rossoneri, in quel momento a -5 dal Napoli capolista e in vantaggio per 2-0 contro i giallorossi, vennero rimontati nel finale da Ibanez e Abraham, perdendo da lì in poi completamente la bussola, sia a livello fisico che mentale. Passare da uno scudetto al quinto posto sul campo non è di certo una cosa positiva. Ciò ha portato ad una parziale rivoluzione in estate, ma non tutti i problemi sono scomparsi. Riviviamo il meglio e il peggio del 2023 rossonero.

LA PARTITA

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Il momento più alto dell’anno solare rossonero è stato il 4-0 in casa del Napoli, proiettato in quel momento a gonfie vele verso lo scudetto. Il Milan, a fronte di un fisiologico calo primaverile degli azzurri, sfoderarono una superprestazione grazie ad un Leao (autore di una doppietta) e un Brahim Diaz in formato divino. Prodromi del doppio confronto ai quarti di Champions, dove i rossoneri riuscirono di squadra a far fuori gli uomini di Spalletti, ribaltando i pronostici del sorteggio e guadagnandosi il derby in semifinale.

IL TOP PLAYER

Marco Luzzani/Getty Images – Via One Football

Nonostante diversi alti e bassi, il top player del Milan è stato Rafa Leao. I numeri dicono che il portoghese ha chiuso lo scorso campionato con 15 reti e 8 assist all’attivo, che sommati fanno di lui l’ala sinistra più incisiva, mettendosi alle spalle Kvara, MVP della Serie A (12 gol e 10 assist) e Rashford (17 gol e 5 assist). Il risveglio è avvenuto soprattutto nel girone di ritorno. La stagione in corso non è iniziata benissimo, ma Rafa dimostra che quando si accende lui – come capitato col PSG in Champions – si accende anche il Milan.

IL GOL

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Diverse sono state le reti da ricordare per bellezza e importanza. Tra queste quella di Theo contro la Lazio, coast to coast che ha ricordato la cavalcata scudetto contro l’Atalanta e quella di Giroud contro il Napoli dopo un’assolo palla al piede incredibile di Leao. Per qualità del gesto però il gol più bello in assoluto è stato segnato dallo stesso bomber francese contro lo Spezia, una sforbiciata in sospensione allo scadere, su cross morbido di Tonali, che ha fatto venire giù San Siro. Un gol da copertina dell’album Panini.

L’ESULTANZA

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Il fischio finale della trasferta di Genova è quello che ha lasciato più felici i tifosi, la dirigenza e la squadra. Il Milan, alla soglia della prima sosta, grazie a quella vittoria, era balzato in testa alla classifica, ma è il modo in cui sono arrivati i tre punti ad aver caricato l’ambiente. Prima il gol di Pulisic a ridosso del 90′, poi l’espulsione diretta di Maignan, infine Giroud che, in assenza di altre sostituzioni, si mette i guantoni improvvisandosi portiere. Risultato? Uscita spericolata ma decisiva al 97′ su Puscas ed esultanza sfrenata di tutti attorno a lui.

LA SORPRESA

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Difficile trovare una sorpresa, specie tra i nuovi acquisti: alcuni stanno deludendo, altri stanno facendo bene come ci si attendeva (Pulisic e Reijnders su tutti). La più bella scoperta, considerando il rapporto qualità-prezzo, è stata Malick Thiaw, pagato 7 milioni dallo Schalke 04. Il gigante tedesco, dopo mesi di ambientamento, fu schierato contro il Tottenham annullando un centravanti come Kane. Da lì ha accumulato tanti minuti, conquistandosi anche nella stagione in corso (prima dell’infortunio) il posto da titolare accanto a Tomori. L’età è dalla sua parte.

LA POLEMICA

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Il momento che ha attirato di più polemiche e dissidi è stato l’esonero di Maldini e Massara il giorno dopo l’ultima di campionato contro il Verona. Per volere di Cardinale, il mondo Milan ha detto addio a due grandi protagonisti del 19° scudetto rossonero. Si è ipotizzato che il motivo principale fosse il mercato fallimentare, ma alla base di quella scelta c’erano tante differenze di vedute e gestione manageriale tra Paolo e Redbird. Una situazione difficile che si era intravista con il rinnovo dell’estate precedente, siglato l’ultimo giorno utile (30 giugno).

IL FLOP

Marco Luzzani/Getty Images – Via One Football

Delusione totale del 2023 del Milan, senza ombra di dubbio, Charles De Ketelaere. Pagato 35 milioni dopo una trattativa estenuante e molto mediatica con il Brugge, il ragazzo non è mai riuscito ad imporsi, sentendo oltremisura la pressione di dover dimostrare il suo valore. Qualche sprazzo di talento iniziale, poi il nulla cosmico. Pioli gli ha sempre preferito Brahim Diaz e l’ha lasciato andare via all’Atalanta senza batter ciglio. Segnale di una sintonia mai sbocciata. La speranza del club è che la Dea possa riscattarlo a fine stagione. Flop totale anche i 5 derby contro l’Inter, dove i rossoneri sono sempre usciti con le ossa rotte.

LA STATISTICA

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Il dato peggiore dell’anno solare riguarda certamente gli infortuni, nota dolente del Milan. I numeri non mentono: ben 29 problemi fisici solo negli ultimi 4 mesi ed il 70% di origine muscolare. 89 partite saltate in totale: 62 per lesioni, 13 per affaticamenti, 13 per traumi e una per infiammazione. Situazione disastrosa che non consente mai alla squadra di affrontare ogni gara al completo. L’esempio di Okafor rende l’idea: al rientro da un infortunio, subentra col Monza, segna e si fa male di nuovo. Sfortuna? Sì, ma anche una preparazione atletica rivedibile.

By Pasquale Ucciero

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