Tottenham senza Europa: ecco percé trattenere Son e Kane sarà quasi impossibile

Il Tottenham, dopo una stagione disastrosa, saluta l’Europa. Gli Spurs di Antonio Conte prima, Stellini poi e Mason infine, non hanno centrato le competizioni europee in una stagione partita in modo equilibrato e finita nel peggiore dei modi. Gli Spurs del ricchissimo Levy ricostruiranno ciò che ci sarà da ricostruire ma prima ancora di decidere tecnico ed acquisti, la riflessione sarà fatta su chi già c’è.

Kane e Son

Oltre ai calciatori non all’altezza, che verranno ceduti, il Tottenham deve anche affrontare le situazioni opposte. Quelle legate a calciatori che non possono non giocare l’Europa e che hanno su di loro l’interesse di tanti club. Le due perle degli Spurs, ovviamente, sono Harry Kane e Son.

Capitolo Kane: il capitano e recordman del Tottenham, ad una cinquantina di gol di distanza da Shearer per essere il migliore di sempre in Premier, gode della stima dei top club d’Europa. Il bomber più prolifico dell’Inghilterra non andrà al Bayern Monaco ma il pressing del Manchester United su di lui è elevatissimo. Senza considerare l’idea Real Madrid che se dovesse dire addio a Benzema potrebbe pensare a lui prima di tentare l’assalto ad Haaland o Mbappé. A meno di scelte di cuore, dunque, è improbabile vedere Kane impegnato solamente in Premier e Coppe Nazionali.

Per quanto riguarda Son il discorso è diverso ma converge in una direzione simile. Il sudcoreano è probabilmente uno dei calciatori più sottovalutati d’Europa. Completo, fortissimo, veloce, ambidestro e che segna una valanga di gol. Al Tottenham dal 2015, con buone doti realizzative sempre mostrate, il problema legato alla sua cessione è il prezzo che faranno gli Spurs. Sarà alto ma al fronte dei 31 anni di Son bisognerà capire quale squadra vorrà investirli.

By Alessio D'Errico

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