Weah alla Juve, Pulisic al Milan: gli 🇺🇸 sbarcano in Serie A. Come sono andati i predecessori?

In una sola estate due colpi molto importanti riguardanti calciatori statunitensi sono stati perfezionati da top club italiani. Timothy Weah va alla Juventus plausibilmente per giocare da terzino, ma portando tutta la propria duttilità. Christian Pulisic sta per firmare col Milan donando a Stefano Pioli tutta la qualità che sulla fascia destra d’attacco mai ha avuto e a se stesso la continuità che al Chelsea era un miraggio. Si tratta di un’estate che certifica lo spessore del calcio a stelle e strisce, in continua crescita ed evoluzione. Sono diversi i giocatori degli USA che negli ultimi anni sono arrivati nella nostra Serie A con grandi aspettative, ma quasi nessuno le ha rispettate. I casi più recenti sono stati Sergino Dest al Milan e Bryan Reynolds alla Roma, entrambi non ritenuti all’altezza e non confermati in rosa. Diverso il caso di Weston Mckennie alla Juventus, ora in odore di addio dopo il prestito al Leeds ma pur sempre risultato utile nelle due precedenti stagioni. Il Venezia ha invece sperimentato con i centrocampisti Tanner Tessmann e Gianluca Busio. Entrambi nel massimo campionato hanno sofferto ma, mentre il secondo è stato impalpabile anche in Serie B, il primo ha avuto un miglioramento notevole e ora è nei radar di alcune squadre di A. Andando più indietro nel tempo arriviamo a Oguchi Onyewu e Michael Bradley. Il difensore non si è praticamente mai fatto notare in rossonero (se non per la rissa con Ibra), la mezzala è stata assai funzionale al Chievo e comprensibilmente più in affanno alla Roma. L’autentico precursore, però, ha il nome di Alexi Lalas. Sbarcato a Padova negli anni ’90 con l’atteggiamento leggero e sbarazzino di chi vive lo sport diversamente, è stato un’icona assoluta per il tifo biancoscudato.