Alberto Zangrillo, presidente del Genoa, ha parlato a TMW al termine dell’Assemblea di Lega odierna che ha rigettato la proposta di cambio format della Serie A, in forza della quale si era parlato della chiacchieratissima riduzione a 18 squadre del massimo torneo tricolore, e decretato il mantenimento del diritto d’intesa.
“E’ andata bene, i principi fondamentali sono stati consacrati, il primo dei quali è il mantenimento del diritto d’intesa. Quello era il capitolo principale. Ora faremo un documento che spiegherà tutto, ma c’è unanimità di consenso tranne qualche distinguo”.
Si respira una spaccatura fra big e medio-piccole?
“Siamo tutti cordiali, democratici, amici. Poi occorre salvaguardare i principi di governo, il metodo, con decisioni democratiche perché sono prese nell’interesse della collettività. L’obiettivo è salvaguardare il mondo del calcio, la Lega Serie A ha un ruolo importantissimo e fondamentale che oggi non è stato posto in discussione ma anzi consacrato formalmente”.
C’è ancora fiducia nei rappresentanti della Lega? (in riferimento a Marotta, ndr)
“Certamente, non era un argomento di oggi. Il dialogo e la democrazia prevedono che ci possano essere posizioni contrastanti. Se poi queste posizioni si identificano anche in posizioni di leadership in termini di risultato sportivo, capite meglio di me che c’è dietro qualcos’altro”.