Complice l’impatto monstre registrato da Kim Min-jae – pilastro della compagine azzurra scudettata – alla sua prima stagione in Serie A, il Napoli sarebbe ora fisiologicamente più che attratto dal calcio orientale, sulla scia di quanto proficuamente avvenuto con l’ex Fenerbahce: è di qualche giorno fa, infatti, la notizia di un presunto interesse del sodalizio partenopeo per Lee Kang-in del Maiorca, Takefusa Kubo della Real Sociedad e Daichi Kamada, in scadenza di contratto con l’Eintracht Francoforte.
Una tradizione, quella dei calciatori asiatici nel nostro campionato, certamente consolidatasi negli anni e che, in diverse occasioni, ha anche consegnato alla storia alcuni profili divenuti inevitabilmente iconici (in alcuni casi per meriti sportivi, in altri meno) e altri, invece, passati agli annali del pallone tricolore con la poco lodevole etichetta di meteore.
I calciatori asiatici più iconici nella storia della Serie A
Giappone
Honda (Milan), Nagatomo (Cesena, Inter), Morimoto (Catania, Novara), Ogasawara (Messina), Oguro (Torino), Yanagisawa (Sampdoria, Messina), Nakamura (Reggina), Nanami (Venezia), Nakata (Perugia, Roma, Parma, Bologna, Fiorentina), Miura (Genoa)
Iraq
Ali Adnan (Udinese, Atalanta)
Iran
Rezaei (Perugia, Messina, Livorno), Ali Samereh (Perugia)
Corea del Sud
Ahn Jung-Hwan (Perugia), Kim Min-jae (Napoli)
Corea del Nord
Han Kwang-song (Cagliari, Perugia, Juventus U23)
Cina
Ma Mingyu (Perugia)
Israele
Tal Banin (Brescia), Zahavi (Palermo)