🤑 Il punto su Chiesa, Rabiot e Vlahovic: Juve, tutti i rinnovi in ballo

Attualmente al secondo posto in classifica, dopo diversi mesi caratterizzati da innumerevoli vicissitudini extra-campo, la Juventus di Massimiliano Allegri, contestualmente alla complicata lotta portata avanti sul rettangolo verde al fine di provare a tenere il passo della capolista Inter, non può che riporre i propri pensieri anche all’importantissimo tema rinnovi.

La sensazione – accompagnata in realtà anche dalle scelte concretamente poste in essere dalla Vecchia Signora nelle ultime settimane – è che, al momento, la priorità di Madama sia innanzitutto quella di porre delle solide basi per il futuro: complici le note difficoltà economico-finanziarie del sodalizio sabaudo, che ha portato la scorsa estate un solo innesto (Timothy Weah, ndr), la società piemontese ha blindato con larghissimo anticipo quei giovani profili destinati a rappresentare non solo il presente, ma anche il medio-lungo termine del club più scudettato dello Stivale.

Da Fabio Miretti a Federico Gatti, passando per Manuel Locatelli e, soprattutto, Nicolò Fagioli, quest’ultimo supportato in maniera encomiabile dalla società dopo il delicatissimo caso calcioscommesse che ha coinvolto lo stesso centrocampista piacentino: i rinnovi dei quattro calciatori appena menzionati sanno, come detto, di ferrea volontà di individuare in maniera netta colori i quali saranno chiamati a rappresentare i pilastri della Juventus che verrà.

Accanto ai presumibili punti fermi già blindati, però, Cristiano Giuntoli sarà chiamato a gestire anche alcuni casi decisamente spinosi, molti dei quali coincidenti con il destino di alcuni dei più affermati top player che costituiscono il roster juventino.

ADRIEN RABIOT – La fattispecie certamente più delicata e prioritaria in casa torinese. Il francese, rimasto a Torino la scorsa estate nonostante le numerose voci di calciomercato e il contratto in scadenza a giugno 2023, ha deciso di restare alla corte di Massimiliano Allegri, dando il proprio placet a un rinnovo annuale che verrà meno, quindi, tra circa sei mesi. La permanenza dell’ex PSG, autentico pilastro dell’undici bianconero, appare legata in primis alla qualificazione alla prossima Champions League dei suoi: nonostante la più che indirizzata posizione di classifica di Danilo e compagni, e l’apparente ottimismo filtrato nelle scorse settimane, però, la vulcanica madre-agente del calciatore, Veronique, ha smentito i rumors circa un accordo già in essere tra le parti e rimandato i discorsi ai prossimi mesi. La situazione, al momento, appare pertanto enigmatica: la certezza, però, è che i bianconeri faranno di tutto per trattenere uno dei propri leader, miglior elemento della scorsa stagione e l’unico probabilmente in grado di fare davvero la differenza con continuità grazie alla sua fisicità e al suo motore, di cilindrata oggettivamente superiore rispetto al resto della squadra, in un undici, quello disegnato dal trainer livornese, dal baricentro medio – come noto – molto basso, che vive degli incredibili strappi del classe 95′.

DANIELE RUGANI E ALEX SANDRO – Gli altri due che, ad oggi, vedono il proprio contratto vicino alla scadenza. Il primo, riscopertosi preziosissima risorsa nelle settimane di profonda emergenza difensiva vissute dalla Juventus, sembrerebbe destinato a prolungare fino al 2026 e a proseguire, di conseguenza, la propria – difficile da inquadrare – esperienza ai piedi della Mole. Discorso molto diverso per il brasiliano, oramai da qualche stagione la mera ombra dell’instancabile stantuffo che tanto bene aveva fatto nei primissimi anni in bianconero: al brasiliano, infatti, potrebbe toccare lo stesso destino vissuto la scorsa estate da Juan Cuadrado, complice lo scarso contributo che, ad oggi, sembrerebbe in grado di garantire a una Vecchia Signora ora, come non mai, alla ricerca di nuova linfa.

FEDERICO CHIESA E DUSAN VLAHOVIC – Le due situazioni che – a buon ragione – maggiormente “disturbano” i sonni dei sostenitori bianconeri. L’esterno d’attacco, apparentemente sulla buona strada per tornare a essere l’uragano che aveva trascinato Juventus e Nazionale prima del grave infortunio al ginocchio del gennaio 2022, non può che rappresentare – al netto di qualche periodica voce di calciomercato – il top player per eccellenza di cui può disporre la Vecchia Signora, grazie alle caratteristiche che lo rendono certamente il profilo più europeo non solo in casa sabauda, ma anche dell’intero movimento azzurro. Pertanto, appare banale ipotizzare che la dirigenza abbia tutte le intenzioni di estendere l’accordo con l’ex Fiorentina, attualmente in scadenza nel 2025.

Discorso non del tutto identico per il collega, e amico, serbo. DV9, al netto di ripetuti problemi fisici e di un sistema di gioco che non esalta per nulla le sue qualità, ha oggettivamente deluso le aspettative nelle sue prime due stagioni a Torino: apparso spesso in difficoltà e poco abile nel reggere la pressione, l’attaccante classe 2000 – legato al suo attuale club fino al 2026 – è sembrato molto vicino a fare le valigie la scorsa estate. Nonostante la volontà della Juventus di inserirlo in un ipotetico scambio con il Chelsea per arrivare a Romelu Lukaku, il centravanti scuola Partizan Belgrado è alla fine rimasto, non riuscendo però a invertire la rotta e a tornare l’infermabile uragano ammirato a Firenze. Chiaro che, così come per Chiesa, la Juventus non possa permettersi di arrivare a scadenza, rischiando di svalutare due patrimoni economici, ancor prima che tecnici: la sensazione, però, è che, a prescindere da un possibile rinnovo, la fiducia che i vertici societari ripongano su quest’ultimo sia oramai di gran lunga superiore rispetto a quella verso Vlahovic.

PAUL POGBA – Il caso più surreale, nonché flop più clamoroso, degli ultimi anni (e non solo). Martoriato dagli infortuni, e praticamente mai in campo nella stagione del ritorno in Italia, anche per colpa del mancato intervento immediato al ginocchio, appannaggio della suicida terapia conservativa, il Polpo, proprio quando sembrava potesse tornare in campo con una certa regolarità a inizio anno, è sprofondato nel delicatissimo caso doping che lo ha, oramai definitivamente, tagliato fuori dai piani del club che lo aveva lanciato nel grande calcio da giovanissimo oltre 10 anni fa. In attesa della sentenza definitiva sull’entità della squalifica del francese, l’intento della Juventus è ovviamente quello di puntare a un possibile scioglimento dell’onerosissimo accordo che la lega all’ex Manchester United fino al 2026, ponendo così fine al secondo, nefasto capitolo del centrocampista Campione del Mondo nel 2018 con i bianconeri.

Tra le coppie di portieri più affidabili d’Europa, Wojciech Szczesny e Mattia Perin, entrambi in scadenza nel 2025, potrebbero rappresentare i guardiani della porta juventina ancora per diversi anni. Discorso identico per capitan Danilo, baluardo difensivo e simbolo del nuovo corso bianconero, e, probabilmente, anche per Weston McKennie, oramai una certezza nello scacchiere piemontese dopo il ritorno da Leeds.

A rischio, invece, la permanenza di Moise Kean e, soprattutto, Samuel Iling-Junior. Il primo non è mai stato, e probabilmente mai sarà, una primissima scelta per Max: la chiara voglia di giocare di più potrebbe portarlo a salutare nuovamente la Mole, a meno che non accetti di continuare a rappresentare un’alternativa anche per il futuro. Sul secondo, invece, sono insistenti le voci dalla Premier League: complice la necessità della Juventus di fare cassa, la cessione dell’esterno offensivo inglese potrebbe rappresentare la più concreta possibilità per la stessa di riuscire nell’intento.

Vicinissimo, infine, il rinnovo di Gleson Bremer, attualmente in scadenza nel 2027, per un’ulteriore stagione.

 

La panoramica completa sui contratti in casa Juventus

2024: Adrien Rabiot, Daniele Rugani, Alex Sandro

2025: Federico Chiesa, Weston McKennie, Moise Kean, Danilo, Samuel Iling-Junior, Wojciech Szczesny, Mattia Perin, Mattia De Sciglio, Carlo Pinsoglio

2026: Dusan Vlahovic, Filip Kostic, Arkadiusz Milik, Hans Nicolussi Caviglia, Paul Pogba

2027: Gleison Bremer, Andrea Cambiaso, Fabio Miretti, Kenan Yildiz, Dean Huijsen

2028: Manuel Locatelli, Federico Gatti, Nicolò Fagioli, Timothy Weah

 

 

 

By Nicola Cosentino

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