Danilo l’imprescindibile: la Juventus ha il suo nuovo leader

Leader non lo si diventa per scelta ma per bisogno. Proprio ciò che è accaduto con Danilo alla Juventus, in uno dei suoi momenti, sportivi e non solo, più difficili degli ultimi anni. Dopo quasi un decennio costernato di successi e trofei, il club bianconero è tornato ad assaporare il gusto dell’insuccesso. Oltre alla scorsa stagione, la prima senza trofei degli ultimi nove anni, la Juventus ha dovuto fare i conti con diverse vicende giudiziarie, per ultime quelle legate alle plusvalenze fittizie e agli stipendi del primo lockdown per Covid-19.

Privatasi di quasi tutta la vecchia guardia per motivi prettamente generazionali, con il solo Bonucci rimasto alla corte della Vecchia Signora, il club, sotto l’aspetto sportivo, ha dovuto fare i conti con una lacuna di leadership non da niente. In ciò, contro ogni pronostico, è uscito passo dopo passo il brasiliano Danilo. Le sue parole, nelle ripetute conferenze stampa pre e post gara, sono sempre apparse come parole da leader innato. Ciò che lo hanno innalzato a vero leader e capitano di questo gruppo, però, sono gli atteggiamenti tramutati di ragazzo in ragazzo a spiegare cosa vuol dire indossare la casacca bianconera.

 

Oltre a questo aspetto, però, bisogna evidenziare anche come un altro vivo e serio contributo il brasiliano lo stia dando sotto l’aspetto sportivo. Dopo la fallimentare partenza di inizio anno con la difesa a quattro, il tecnico Allegri ha deciso di tornare ai vecchi fasti, riproponendo il tridente difensivo. Cambiando l’ordine degli addendi il risultato è rimasto invariato. La BBC infatti è stata sostituita da Alex Sandro, Bremer e Danilo. Difesa, questa, che ha dato un equilibrio incredibile alla squadra, al punto da valere ventiquattro punti su ventiquattro nelle ultime otto giornate, con altrettanti cleansheet. Con solo sette reti subite fino a questo momento quella della Juventus è la difesa migliore d’Italia.

In questo nuovo assetto ruolo fondamentale sta giocando proprio Danilo che, grazie alla diligenza tecnica che lo ha sempre contraddistinto, da terzo di difesa riesce a fungere poi in più ruoli: a tutta fascia, così come da centrocampista centrale in fase di impostazione quando la mezz’ala si inserisce in cerca di spazi. Non possiamo non ricordare inoltre le buone prestazioni fornite da centrocampista centrale nei momenti di emergenza affrontati nelle prime gare di campionato. A conferma che il campione non cambia la squadra per adattarla a sé, ma cambia in virtù delle necessità della squadra.

By Demetrio Oriolo

Durante il percorso di formazione classica ho sviluppato l'interesse per il giornalismo. Mi sono immerso nel mondo dell'informazione nel 2016, prendendo parte ad alcuni progetti in via di sviluppo, salvo poi continuare questo percorso di formazione e di crescita lavorando per prestigiosi progetti quali "Il Calcio Calabrese", "Calciomercato Report", "La Politica del Popolo" e "Calciatori Ignoranti". Sono uno dei fondatori del blog "Carpe Ideam". Nel corso degli anni ho collaborato con le testate "La Notizia Sportiva", "Pianeta Serie B" e "Calabria Live" e con il blog "Pianeta Champions" nel ruolo di editorialista. Vanto diverse pubblicazioni con "Il Quotidiano del Sud".

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