Due finali perse, Bonaventura 🐐, attaccanti cercasi: Fiorentina, top e flop del 2023

Due finali in una sola annata, anche se entrambe perse, sono un risultato incredibile per la Fiorentina che anche in questo campionato è in piena corsa persino per la zona Champions League dopo aver superato da prima classificata il girone di Conference. La squadra allenata da Vincenzo Italiano si è messa sulla mappa del grande calcio e intende restarci.

Riviviamo il meglio e il peggio del 2023 viola

LA PARTITA

Photo by Gabriele Maltinti/Getty Images – Via One Football

La semifinale di ritorno di Conference League contro il Basilea è stata un concentrato di emozioni. Dopo il successo per 2-1 degli svizzeri al Franchi serve vincere per andare almeno ai supplementari. I Viola passano col solito Nico di testa, dominano ma poi vengono raggiunti. Ancora l’argentino da vero rapace regala altri 30 minuti di speranza. La vittoria arriva a un attimo dai rigori, col gol di Antonin Barak bravissimo a sfruttare un errato disimpegno sulla sponda di Jovic riscattando in un istante un’annata per lui complicatissima.

IL TOP PLAYER

Photo by Gabriele Maltinti/Getty Images – Via One Football

Con tutta l’ammirazione verso un Nico Gonzalez migliorato esponenzialmente, Jack Bonaventura non ha termini di paragona. Nel ruolo di 10 che gli ha ritagliato Italiano riesce a esprimere tutta la sua qualità e visione di gioco e al tempo stesso non rinuncia nonostante l’età a corsa e muscolarità che gli permettono di essere anche tatticamente cruciale. Il calciatore sta vivendo una meritatissima terza giovinezza e si è riconquistato a suon di prestazioni la Nazionale.

IL GOL

Photo by Gabriele Maltinti/Getty Images – Via One Football

Sono tante le magie della premiata ditta Nico-Jack, proprio per questo è valorizzata l’unicità di un altro gesto tecnico decisamente inaspettato: il gol da centrocampo di capitan Cristiano Biraghi contro il Verona. Scaltrezza nel leggere la situazione, certo, ma anche un piede educatissimo. Riuscire a centrare la porta con la giusta traiettoria e potenza da dietro la linea del calcio d’avvio da posizione defilata non è qualcosa che riesce a molti.

LA SORPRESA

Photo by Gabriele Maltinti/Getty Images – Via One Football

Nessun 2004 in Italia a oggi è più pronto di Michael Kayode. La scelta di tenerlo in rosa come riserva di Dodò pareva un azzardo e invece dal momento dell’infortunio al crociato del brasiliano è salito sorprendentemente in cattedra. Corsa, tecnica, letture difensive e una smisurata personalità. La nota più lieta del presente e del futuro viola è proprio questo terzino destro terribile.

LA POLEMICA

Gabriele Maltinti/Getty Images – Via One Football

Aleksa Terzic e Luka Jovic l’hanno fatta grossa dopo la semifinale d’andata col Basilea persa in casa per 2-1. I due calciatori decisero di condividere nelle loro Stories l’analisi tattica di una fanpage dell’attaccante che definiva la sconfitta un disastro tattico di Italiano. I due, partiti dalla panchina, si scusarono successivamente e il gruppo restò compatto nonostante lo scivolone. Il successo al ritorno è ancora lì a dimostrarlo.

IL FLOP

Gabriele Maltinti/Getty Images – Via One Football

Nonostante i risultati più che positivi, c’è l’imbarazzo della scelta. Jovic prima e Nzola poi hanno deluso ampiamente, ma non è che altri acquisti quali Beltran o Brekalo abbiano convinto molto di più. Per non parlare dell’indolenza dei soliti Sottil e Ikoné. Il reparto offensivo si regge su Nico e Bonaventura, ma al di lù dei due grandissimi calciatori non è mai stato nell’arco del 2023 rinforzato adeguatamente.

LA STATISTICA

Gabriele Maltinti/Getty Images – Via One Football

63 partite giocate, 63 formazioni diverse: Vincenzo Italiano non ha mai schierato in 2 occasioni lo stesso undici titolare e il discorso si estende anche a tutta la sua gestione. Una mentalità chiara, volta a variare un gran numero di calciatori includendoli tutti nel progetto. Anche, tuttavia, la denuncia di qualche lacuna in costruzione dell’organico che impedisce di avere qualche minimo punto di riferimento in più.

By Emanuele Garbato

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