😱 Ferrero shock: “Pallottole a casa mia, volevano uccidermi. Guai a chi mi tocca la Samp”

Massimo Ferrero, ex presidente e attuale socio di maggioranza della Sampdoria, è intervenuto ai microfoni de Lapresse svelando alcuni terrificanti retroscena personali, alcuni dei quali caratterizzati addirittura da minacce di morte. Queste – riprese da Calciomercato.com – le sue dichiarazioni:

“Pallottole? A casa mia, a Firenze, due tre anni fa ne è arrivata una e mi volevano uccidere. Un’altra è arrivata a casa mia a Roma e ultimamente è arrivata una pallottola con minacce a me e Garrone. Garrone ha fatto per dodici anni il presidente della Sampdoria e ha perso tantissimi soldi, si è offerto per darci una mano. Ma se noi andiamo da Garrone con la violenza…”.

“Garrone? Io devo dirgli ‘Non ti preoccupare, non c’entri niente e non hai fatto niente’. Ha speso 400 milioni per la Samp, l’ha salvata già dodici anni fa, si è offerto di salvarla adesso. Cerchiamo di dirgli grazie piuttosto. Cose del genere sono brutte. Non è calcio, non è sport”. 

“Ho denunciato tutti, chi mi minaccia, chi mi fa le pistole, chi mi dice che non devo andare a Genova. Si sono permessi di dire che a Genova la Digos mi deve fermare. Forse dovrebbe farlo con loro, per non farli più entrare allo stadio. I tifosi della Sampdoria non sono tutti così, sono un po’ divisi. Perché sono amato da tutte le parti, a Roma, a Milano. La Sampdoria deve vivere, deve restare in Serie A. Io non c’entro niente, sto lì alla finestra a guardare ma non è ostaggio della famiglia Ferrero, guai a chi tocca la Samp”. 

By Nicola Cosentino

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