Roma alla ricerca della prima volta in Europa: la Conference League per aggiornare la propria storia

FINALE CONFERENCE LEAGUE ROMA – 22 maggio 1991. È questa la data dell’ultima finale europea giocata dalla Roma (l’ultima delle due giocate: la precedente fu disputata sette anni prima, contro il Liverpool in Coppa dei Campioni: i Reds ebbero la meglio ai rigori). La competizione era la Coppa UEFA, poi evolutasi in Europa League, e la sfida totalmente italiana, dato che i giallorossi capitolarono 2-0 contro l’Inter. Più di trent’anni dopo, i capitolini torneranno a competere per un trofeo al di fuori dei confini nazionali.

Roma, il cammino in Conference League

La neonata Conference League offrirà l’opportunità alla Roma di aggiornare il proprio palmarès con un titolo europeo. Una competizione che la compagine di Mourinho ha incontrato lo scorso agosto, agli albori del nuovo percorso con il portoghese in panchina. Tanta era l’incertezza, altrettanta la curiosità, per un torneo sconosciuto ma affascinante. Il cammino non è stato lineare – ma cosa, nel calcio, è lineare? -, con un paio di passaggi a vuoto scritti in norvegese, dato che i due KO patiti dalla Roma sono arrivati entrambi contro il Bodo/Glimt (da contrassegnare la storica debacle per 6-1 incassata nel girone), eliminato dall’effetto Olimpico e dall’innata capacità del Mago di Setubal di saper caricare squadra e ambiente nei momenti clou, quando la partita può diventare un turning point della stagione.

Effetto Olimpico, dicevamo: probabilmente, in attesa della sfida di Tirana del prossimo 25 maggio, il più grande successo ottenuto da Mourinho in questa stagione. Lo Special One – che in questa fattispecie è Special davvero come pochissimi, se non nessuno – ha ridato vitalità e passione a un ambiente tanto esplosivo quanto umorale, ora nuovamente compatto a sostegno della squadra. Non è un caso che, tra preliminari, fase a gironi e fase a eliminazione diretta, nelle sette partite casalinghe giocate dalla Roma siano arrivate cinque vittorie, due pareggi e, di conseguenza, nessuna sconfitta. Imaginifiche le scene dell’ultima sfida, quella contro il Leicester che ha regalato la finale a Pellegrini & Co. Un atto conclusivo, di quelli che piacciono a Mourinho per scrivere la storia. Il Feyenoord è avvisato.

By Redazione PianetaChampions

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