La Tunisia vuole stupire 🇩🇰 e 🇫🇷, ma occhio all’Australia: l’analisi del Girone D

Mentre i Mondiali in Qatar sono già entrati nel vivo con le prime 4 partite dei primi 2 gironi, oggi alle 14 prenderà il via con Danimarca-Tunisia anche il Girone D. Il raggruppamento vede oltre alla squadra di Kasper Hjulmand, semifinalista agli ultimi Europei, e a quella nordafricana, anche i Campioni del Mondo in carica della Francia e l’Australia. Sulla carta, le due compagini europee appaiono piuttosto favorite. Quando si gioca una competizione simile, però, basta abbassare un attimo la soglia dell’attenzione e gli imprevisti emergono istantaneamente. Di seguito ecco una breve analisi delle 4 Nazionali.

Francia

Penalizzata dagli infortuni come nessun altro. Alle pesantissime assenze di N’Golo Kanté Paul Pogba (il centrocampo titolare del 2018) si sono aggiunti quelli in Qatar di Christopher Nkunku e del Pallone d’Oro Karim Benzema, che ha perso l’occasione di disputare l’ultimo Mondiale della carriera. Il CT Didier Deschamps ha deciso di non rimpiazzare l’Etoile. Un ruolo molto più preminente rispetto alle previsioni dunque toccherà a Olivier Giroud. La punta del Milan, sempre in campo 4 anni fa pur non calciando mai in porta, avrà ancora una grossa responsabilità offensiva. La stella, ovviamente è Kylian Mbappé. Senza Benzema, sarà lui il protagonista assoluto della selezione transalpina. Passaggio di consegne per il Pallone d’Oro? Possibile. C’è curiosità anche per il sistema di gioco (difesa a 4 o a 3?) e per i due giovanissimi centrocampisti del Real Madrid Eduardo Camavinga Aurelien Tchouameni. Dal loro impatto in un ruolo così nevralgico dipenderanno una discreta parte delle ambizioni della squadra.

Danimarca

La Nazionale nordeuropea è alle prese con un ricambio generazionale che tarda ad arrivare. Ancora piuttosto competitiva per quanto concerne difesa e centrocampo, ha decisamente meno certezze in attacco. La porta sarà ancora protetta da Kasper Schmeichel, plausibilmente all’ultima grande competizione della carriera. In difesa soprattutto al centro le alternative non mancano: oltre a Simon Kjaer c’è Andreas Christensen, ma anche Joachim Andersen sta fornendo buone prestazioni. Questo potrebbe favorire un reparto a 3. Scelte più obbligate sulle corsie, presidiate da Wass Maehle. A centrocampo Pierre-Emile Hojbjerg Thomas Delaney sono delle garanzie, mentre qualche metro più avanti dovrebbe giocare Christian Eriksen. Pareva impensabile dopo Euro2020 e invece il calciatore di maggior talento della Nazionale, oggi al Manchester United, è tornato protagonista in campo. Davanti sembra sicuro del posto Kasper Dolberg, ma manca un attaccante che veda la porta con facilità tra quelli che possono affiancarlo. Il rendimento dipenderà molto da quanto complesso risulterà per la Danimarca trovare la via del gol.

Tunisia 

Dotata di mezzi tecnici certamente inferiori rispetto alle prime due contendenti, la Tunisia avrà il compito di provare a complicare la vita alle favorite per il passaggio del turno. Poco incline al gioco propositivo, la Selezione di Jadal Kadri metterà certamente in campo una fase difensiva accorta e aggressiva e delle transizioni veloci volte a sorprendere gli avversari. Il calciatore più in vista per quanto concerne il reparto arretrato è Dylan Bronn, conoscenza del calcio italiano perché in forza alla Salernitana. La certezza è Whabi Khazri, infatti reduce da 2 gol all’ultimo Mondiale. Il calciatore del Montpellier è in grado di giocare in tutte le posizioni dell’attacco, sa essere rapido e puntare l’uomo. Molta è la curiosità, invece, attorno al 2003 Hannibal Mejbri. Il centrocampista di proprietà del Manchester United e in prestito al Birmingham ha la grande occasione di mettersi in mostra in una vetrina prestigiosisssima.

Australia

Il calcio Aussie non vive certamente il momento più florido della sua storia. Di grandissimi talenti non ne stanno nascendo e il tentativo di convincere il giovane Cristian Volpato della Roma ad accettare la Nazionale racconta molto della crisi in corso. La figura di maggior esperienza internazionale sono il portiere Mathew Ryan, mentre molte delle speranze di stupire sono legate ad Ajdin Hrustic. Il centrocampista a vocazione offensiva ha trascinato la Selezione al Mondiale, ma quest’anno all’Hellas Verona non è ancora riuscito a ritagliarsi lo spazio sperato. Il 26enne non è l’unico a militare in Italia: anche il terzino destro Fran Karacic da un anno a questa parte si sta facendo valere con la maglia del Brescia. Le possibilità della squadra del CT Graham Arnold sono risicate, ma non aver nulla da perdere potrebbe favorire prestazioni sopra le attese da parte di calciatori che sperano di brillare in una competizione in cui avrebbero gli occhi del globo addosso.

By Emanuele Garbato

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