Gruppo G – Camerun, i Green Lions non mollano mai

La seconda giornata del Gruppo G è giunta al termine e ha emesso il primo verdetto: il Brasile, grazie alla vittoria di misura sulla Svizzera, accede direttamente agli ottavi di finale, senza però la matematica certezza del primo posto. Obiettivo raggiunto grazie anche alla straordinaria rimonta del Camerun, che ha fermato sul pareggio la Serbia.

Tutto in bilico per il secondo posto: i Green Lions pronti a ruggire

La vigilia del match contro Tadic e compagni non è stata sicuramente tra le più serene in casa Camerun. Insanabile lo scontro tra il ct Song e il portiere dell’Inter Onana, nonostante la mediazione di Samuel Eto’o. In campo però gli africani hanno mostrato, nel corso dei 90′, una grande solidità mentale e impermeabilità ai fattori esterni. Elementi venuti un po’ a mancare a cavallo tra i due tempi, arco temporale in cui gli avversari hanno messo a referto 3 reti.

Dopo il vantaggio di Castelletto su azione da corner, il Camerun ha sfiorato in un paio di occasioni il raddoppio, prima di cedere il fianco alle offensive serbe, tramutatesi nei gol di Pavlovic e Milinkovic-Savic (su errore del vice Onana) nel giro di 2 minuti. Ad inizio ripresa Mitrovic ha siglato il gol del 3-1. Colpo che avrebbe messo al tappeto chiunque, ma non i Green Lions. Song, senza perdere il polso della situazione, ha pescato il coniglio dal cilindro, togliendo un mediano come Hongla e inserendo un attaccante di peso del calibro di Vincent Aboubakar.

Il numero 10 ha sovvertito le sorti dell’incontro entrando con una prorompenza incredibile, tipica di un Leone quando insegue la sua preda. In 3 minuti ha permesso ai suoi di pareggiare la partita con un gol e un assist. Al 63′ è partito sul filo del fuorigioco, eludendo il ritorno del difensore con una finta e battendo Vanja Milinkovic-Savic con uno pallonetto di pregevole fattura; al 66′ ha copiato e incollato il movimento del primo gol, sfruttando l’ennesimo errore di Milenkovic (pessimo nell’attuare la trappola del fuorigioco) e servendo un cioccolatino a Choupo-Moting, abile a scartarlo. Da menzionare anche l’intelligenza di Castelletto e Collins Fai, bravissimi nelle due occasioni a servire coi tempi giusti il compagno.

Ne è venuto fuori un 3-3 pirotecnico con entrambe che hanno provato a vincerla senza troppi calcoli. Forse è stata la gara più divertente fin qui giocata. I Green Lions, grazie alla loro forza d’animo, sono feriti ma non ancora morti e si aggrappano all’ultima speranza contro il Brasile (ostacolo in teoria insormontabile) per salire sul treno degli ottavi, Svizzera e Serbia permettendo. Parola al campo!

 

By Pasquale Ucciero

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