Guardiola e Haaland, gli opposti che si attraggono: l’ambiente City è pronto a sognare

GUARDIOLA HAALAND MANCHESTER CITY – “Non abbiamo un centravanti, perché il nostro centravanti è lo spazio“, ebbe a dire in passato il visionario Guardiola. Era il tempo delle innovazioni di Pep col Barcellona e dell’ancor poco utilizzato “falso nueve“. Gli spazi, appunto. Che il tecnico catalano ha sempre saputo creare e invadere, proprio grazie alla mancanza del tipico centravanti poco incline al movimento. Tanto che, questa affermazione, gli restò impressa come un marchio tangibile e lo etichettò come “ammazza centravanti”. La diatriba con Ibrahimovic, in quello stesso periodo, acutizzò questa impressione. Tale teoria, però, agli occhi dei più attenti, è stata smontata più volte nel corso degli anni: basti pensare a Mandzukic e Lewandowski al Bayern Monaco o ad Aguero al City.

Un nuovo centravanti per Pep

Era il 10 maggio del 2022, dodici giorni fa, e il Manchester City attraverso il proprio profilo Twitter ufficializzava l’acquisto di Erling Haaland dal Borussia Dortmund.

Il centravanti norvegese, classe 2000, in 67 presenze con la maglia del Dormund ha collezionato 62 gol, dal 2020 ad oggi. Una delle medie realizzative migliori del mondo. Le differenze tattiche nella proposta su cui si basano questi due club (City e Dortmund), però, sono sostanziali. Sempre in virtù dell’etichetta di “ammazza centravanti”, viene da chiedersi se la scelta del giovane attaccante sia stata quella giusta e se Guardiola saprà collocare nel suo scacchiere un giocatore del genere.

Come si inserirà Haaland nel Manchester City

Proprio per colmare una delle poche pecche dei Citizens in questa stagione, la società ha deciso di affondare il colpo, che si annuncia tra i più importanti della storia, per permettere al tecnico catalano di avvicinarsi quanto più possibile alla massima espressione del suo calcio. Parlare di “pecca realizzativa” per il City è emblematico ma, in virtù di quanto creato, un giocatore del genere con un fiuto da bomber vero, può e deve alzare ulteriormente l’asticella nell’indice di incisività. In questa filosofia propositiva, interscambista, in cui la qualità è l’unico motore pulsante e dove non esistono ruoli da ricoprire bensì spazi da attaccare, il City quest’anno ha palesato alcune difficoltà in fase realizzativa. Strano a dirsi per una squadra che solo in Premier League ha messo a segno 96 gol in 37 presenze, ma la gara di andata in semifinale contro il Real Madrid (vinta dagli inglesi 4-3) è la massima rappresentazione di quanto appena detto. Se una squadra segna tanto non è detto che non possa segnare di più. Quattro gol messi a segno in quella gara, per quanto prodotto, sono certamente un bottino troppo magro, costato poi l’eliminazione dopo la gara di ritorno. Ciò serve anche e soprattutto per evidenziare quanto la filosofia di Guardiola sia produttiva e possa esser potenzialmente ancor più incisiva.

Vero è che questo centravanti ha sempre giocato un calcio di rimessa, volto a metterlo nelle condizioni di poter attaccare la porta frontalmente, potendo dare sfocio a tutto il suo strapotere fisico. Mentre adesso troverà un calcio maggiormente volto al possesso e allo scardinare i fortini avversari con pazienza e attraverso lo sviluppo della manovra in lungo e in largo. E se adesso troverà pane per i suoi denti sotto l’aspetto atletico, è anche vero che una delle sue migliori doti è quella dell’attacco alla profondità, alle spalle degli avversari. Caratteristica tipica nel gioco di Guardiola.

Quando due dei migliori esponenti al mondo di questo sport, un allenatore e un giocatore, si trovano sulla stessa strada, è bene solo aspettare che il destino faccia il suo corso. Ci sarà da divertirsi.

By Demetrio Oriolo

Durante il percorso di formazione classica ho sviluppato l'interesse per il giornalismo. Mi sono immerso nel mondo dell'informazione nel 2016, prendendo parte ad alcuni progetti in via di sviluppo, salvo poi continuare questo percorso di formazione e di crescita lavorando per prestigiosi progetti quali "Il Calcio Calabrese", "Calciomercato Report", "La Politica del Popolo" e "Calciatori Ignoranti". Sono uno dei fondatori del blog "Carpe Ideam". Nel corso degli anni ho collaborato con le testate "La Notizia Sportiva", "Pianeta Serie B" e "Calabria Live" e con il blog "Pianeta Champions" nel ruolo di editorialista. Vanto diverse pubblicazioni con "Il Quotidiano del Sud".

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.

Post correlati