Il trequartista del Genoa Albert Gudmundsson ha parlato a Marca del suo percorso in rossoblù.
Queste le dichiarazioni, riprese da TMW:
“Dal giorno in cui sono arrivato a Genova mi sono sentito molto bene, sia fisicamente che psicologicamente. In ogni momento ho sentito il sostegno dello staff, dei miei compagni e degli incredibili tifosi che abbiamo. Quando sono felice do sempre il massimo” ha detto l’islandese, riferendosi al suo super momento di forma.
Il rapporto con Gilardino:
“Sono molto fortunato a lavorare con Gilardino. Era un grande realizzatore e giocava ad altissimi livelli in un ruolo simile al mio. Mi sta aiutando tantissimo a sviluppare il mio gioco”, confessa.
Gudmundsson è anche il giocatore che effettua più dribbling del campionato:
“Mi considero un giocatore offensivo a cui piace portare la palla e mettere a rischio la porta avversaria con tiri, passaggi filtrati e dribbling”, ha detto provando ad autodescriversi.
Quattro generazioni dedicate all’Islanda
Il legame tra la famiglia Gudmundur e la nazionale islandese è qualcosa di indissolubile. Suo padre (Gudmundur Benediktsson), sua madre (Kristbjörg Ingadóttir), suo nonno (Ingi Björn Albertsson) e il suo bisnonno (anche lui Albert Gudmundsson) hanno difeso i colori dei “Strákarnir okkar”: “Sono nato in una grande famiglia di calciatori: giocavano tutti in Nazionale. Amo il calcio. L’ho respirato fin da piccolissimo ed ero sicuro di volermi dedicare a questo . Per fortuna, con l’aiuto di i miei genitori, ho potuto realizzare il mio sogno. Mi hanno aiutato a crescere come persona e come giocatore e mi hanno guidato a superare le difficoltà e gli intoppi che ho incontrato lungo il percorso”, sottolinea.
Una menzione speciale merita il bisnonno. Albert Gudmundsson (senior), ex ministro delle finanze, è considerato il primo calciatore professionista nella storia islandese. Ha giocato con Rangers, Arsenal, Nancy, Nizza, RC Paris e ha fatto i suoi “primi passi” nel calcio nelle file del Milan. “Il mio bisnonno ha giocato ad alto livello e, ovviamente, mi piacerebbe raggiungere quelle vette. Fin da bambino ho sognato di giocare in una squadra ‘top’ per lottare per i titoli e vincere la Champions League”.