Ogni epoca ha i suoi fuoriclasse, ogni fuoriclasse viene posto in un’epoca diversa. Per questo gli scomodi paragoni tra giocatori che hanno vissuto il calcio in modalità differenti, non trova mai riscontri veritieri e coerenti. Paragoni che, come la storia ci insegna, è bene risparmiarsi anche tra professionisti della stessa epoca.
Una nuova epoca calcistica, probabilmente, è già iniziata senza che noi ce ne accorgessimo. Se fin qui i protagonisti, come vuole dimostrare l’albo del Pallone d’Oro, sono stati Lionel Messi e Cristiano Ronaldo, con il lento ma inevitabile calo di questi, abbiamo assistito alla rapida e accecante salita verso il trono di altri due fenomeni: Erling Haaland e Kylian Mbappé.
Non è nostra intenzione sentenziare sull’operato dei due, sarebbe impossibile per caratteristiche, ruolo, squadra e campionato di militanza. Ciò che possiamo fare, però, è evidenziare i numeri che stanno facendo girare la testa a tutto il mondo.
I numeri di Haaland e Mbappé in questa stagione
Erling Haaland, dopo essersi confermato con la maglia del Borussia Dortmund, è giunto quest’anno alla corte di Pep Guardiola al Manchester City. In molti, questa scelta, ha creato perplessità visto il presunto cattivo rapporto tra i centravanti e Guardiola, più volte sottolineato dalla stampa. Problemi, però, che nessuno ha avuto il tempo di porsi visto l’avvio di stagione dell’attaccante norvegese.
Nelle prime 9 partite disputate in Premier League, il classe 2000 ha realizzato 15 gol. Reti, in questo lasso temporale, che hanno innalzato a 1,7 la sua media di gol a partita, con una rete ogni 50 minuti. Alle tre triplette realizzate in questo stesso numero di gare, si aggiungono poi tre assist per i compagni. Numeri inauditi in Premier League e nel mondo. In Champions League, invece, in 3 partite fin qui disputate ha trovato la via della rete 5 volte. Inutile sottolineare che, attualmente, occupa la prima posizione nella classifica dei marcatori in entrambe le competizioni.
🗣 ‘Haaland… Haaland… Haaland…’ pic.twitter.com/9kYpUYwO9c
— Manchester City (@ManCity) October 9, 2022
Kylian Mbappé, che solo la scorsa estate sembrava al passo d’addio con il Paris Saint-Germain, tra lo stupore generale ha invece raggiunto un accordo stratosferico con la società parigini, aggiudicandosi un contratto fuori da ogni logica. Le problematiche inerenti alla sua permanenza nel club parigino, però, si sono presentate nuovamente in queste ultime ore, al punto che i principali quotidiani francesi e non solo parlano di un addio ormai imminente, addirittura durante la sessione invernale del calciomercato.
Problematiche, però, che non hanno assolutamente condizionato le sue prestazioni o intaccato i numeri che, anche quest’anno, si stanno confermando da capogiro. Il classe 1998, in 9 partite di Ligue 1, di cui 8 da titolare, ha realizzato 8 gol. Numero di reti, queste, che valgono lui la frequenza media di un gol ogni 89 minuti. Mentre la sua media di gol a partita è di 0,9. Attualmente, grazie a questo bottino, occupa la prima posizione nella classifica dei marcatori nel campionato francese, a pari merito con Neymar. In Champions, invece, in 4 partite disputate sono arrivati altrettanti gol.
🔝🏆
— Paris Saint-Germain (@PSG_inside) October 11, 2022
Auteur d’un nouveau but, @KMbappe est désigné 𝐇𝐨𝐦𝐦𝐞 𝐝𝐮 𝐌𝐚𝐭𝐜𝐡 de ce #PSGSLB ! 🔴🔵 pic.twitter.com/vbWLPtDm7N
Come possiamo ben vedere, dunque, il bilancio indica come Haaland, in questo momento, sia più decisivo per i numeri su cui può contare. Dalla sua ha sicuramente la forza e la consolidazione del guardiolismo, il norvegese si è infatti inserito in un contesto calcisticamente vicino alla perfezione. Al contempo, però, non possiamo non sottolineare quanto dura e ostile sia la Premier, per intensità, livello delle squadre e numero di club che ambiscono alle posizioni di vertice.
Al contempo Mbappé, con numeri importanti, ma significativamente inferiori ad Haaland, milita certamente in un campionato il cui livello appare differente da quello della Premier League, ma è chiamato a coesistere e a spartire i bottini con un numero decisamente elevato di personalità eccelse, poco volte dinamiche del gruppo e molto a quelle individuali.