“Inter competitiva senza grossi investimenti”, Marotta ha ragione? Ecco gli acquisti dell’AD in nerazzurro

E’ vero che spesso le leggi del calciomercato mondiale sono dettate da chi esso è capace e possibilitato dal dominarlo attraverso il Dio denaro, ma ciò, come il campo insegna, non è spesso sinonimo di vittoria. Il calcio, per quanto diffuso e comune, è uno degli sport più complessi e difficili da decifrare. In virtù di tali fattori, non esistono statistiche capaci di offrire dati certi sull’ottenimento di un risultato.

Proprio per questa ragione le possibilità di poter dominare il mercato a suon di milioni quasi mai ha rappresentato certezza da cui ripartire per la costruzione di un progetto vincente. Gli esempi nel mondo sono tanti. Il principale fattore capace di dominare la scena calcistica nel mondo è la conoscenza. Conoscenza del gioco, delle dinamiche societarie e di quelle sociali che si celano dietro ad un club. Le percezioni stesse, guidate dall’intuito, sono un altro dei fattori più rilevanti.

Preambolo, questo, per descrivere il progetto organizzato dall’Inter dall’avvento di Giuseppe Marotta fino ad oggi. Le condizioni economiche dell’Inter sono note ormai a tutto il mondo. La necessità di piazzare puntualmente una o due plusvalenze volte a rimpolpare le casse del club per il risanamento del debito precedentemente costituito è punto fondamentale. Da tre anni a questa parte i nerazzurri sono tra i club più attivi in uscita e con il maggior saldo in entrata in proporzione alle uscite. Ciò, però, senza mai intaccare la competitività e la forza della rosa. A conferma di quanto il lavoro di Beppe Marotta e della sua squadra sia stato accurato e guidato da conoscenze e valide idee.

Gli acquisti dell’Inter dall’avvento di Marotta

L’amministratore delegato nerazzurro Beppe Marotta, tra Sampdoria, Juventus e Inter ha spesso deliziato con manovre sul mercato geniali e con caratteristica imprescindibile nella sostenibilità. Il dirigente infatti, attraverso le intuizioni che lo hanno spesso guidato nel corso degli anni, è stato il principale artefice della miracolosa ultima Sampdoria in Champions League, della rinascita della Juventus e della crescita dell’Iter culminata con la finale di Champions.

Tutto ciò, però, senza mai avvalersi di eccessive somme da investire sul mercato. Il lavoro svolto ad Appiano Gentile in questi anni si è infatti rivelato eccellente, tanto da portare la squadra nuovamente sul tetto d’Italia e ad un passo dalla conquista della Champions League. Parte di questi risultati sono proprio giunti dalle rose che il dirigente ha saputo mettere a disposizione di Conte prima e di Inzaghi poi.

Vediamo adesso la lista dei principali calciatori acquistati da Beppe Marotta in nerazzurro. Impossibile non partire con André Onana, giunto dall’Ajax a zero e partito dopo un solo anno in direzione Manchester United per una somma vicina ai 60 milioni di euro. Hakan Calhanoglu, soffiato ai cugini del Milan a scadenza di contratto, nel centrocampo a cinque di Inzaghi, sia da regista che da mezzala si è affermato tra i top al mondo. Henrikh Mkhitaryan, prelevato gratis dalla Roma è giunto alla corte nerazzurra come seconda scelta, salvo prendersi la scena al posto di Brozovic. Stefan De Vrij, tra i primi acquisti della nuova era, per due anni consecutivi è stata una delle colonne della difesa. Edin Dzeko, pagato 1,5 milioni, ha fatto accomodare Lukaku in panchina per buona parte della stagione mostrando tutte le qualità che un 9 che si rispetti dovrebbe avere. Lautaro Martinez e Nicolò Barella, pagati rispettivamente 25 e 45 milioni di euro, non hanno bisogno di presentazioni: basti pensare che sono due dei calciatori più corteggiati al mondo. Alessandro Bastoni rappresenta probabilmente uno degli investimenti migliori del periodo, visto che con gli 8 milioni versati all’Atalanta il club si è assicurato uno dei giocatori più forti al mondo. Impossibile non chiudere questa particolare lista con Romelu Lukaku che, al netto delle ultime polemiche createsi, è stato uno dei giocatori più decisivi per la conuista del primo scudetto nonché fonte di importante plusvalenza ai danni del Chelsea.

By Demetrio Oriolo

Durante il percorso di formazione classica ho sviluppato l'interesse per il giornalismo. Mi sono immerso nel mondo dell'informazione nel 2016, prendendo parte ad alcuni progetti in via di sviluppo, salvo poi continuare questo percorso di formazione e di crescita lavorando per prestigiosi progetti quali "Il Calcio Calabrese", "Calciomercato Report", "La Politica del Popolo" e "Calciatori Ignoranti". Sono uno dei fondatori del blog "Carpe Ideam". Nel corso degli anni ho collaborato con le testate "La Notizia Sportiva", "Pianeta Serie B" e "Calabria Live" e con il blog "Pianeta Champions" nel ruolo di editorialista. Vanto diverse pubblicazioni con "Il Quotidiano del Sud".

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