Inter, Lukaku e il flop col Monza: analisi di una stagione ad oggi fallimentare

Arrivato in pompa magna come il colpo dell’estate nerazzurra, che l’ha ripreso dal Chelsea – dopo una cessione record l’estate precedente – in prestito oneroso, Romelu Lukaku rappresenta al momento la più grande delusione in casa Inter. L’assenza di Antonio Conte, capace di valorizzarlo al massimo e di un grande preparatore atletico come Pintus, attualmente al Real Madrid, hanno poi fatto il resto.

Col Monza l’ennesimo flop: a fine stagione torna a Londra?

Il fallimento del gigante belga è ben evidenziato dai numeri: 7 gare, 355′ totali giocati, 2 soli gol (contro il Lecce nella prima giornata e contro il Viktoria Plzen in Champions a San Siro, unica gara europea disputata) e 1 assist. Lukaku ha saltato ben 16 incontri (11 di Serie A e 5 di Champions League) causa infortuni. A rischio anche le prossime gare per via di un’infiammazione ai tendini del ginocchio. Insomma quest’anno Romelu ha visto più l’infermeria che il campo.

Parlando appunto di campo, Lukaku ha iniziato l’anno con una prestazione di sostanza contro il Napoli, sciupando però un gol fatto a tu per tu con Meret. Sabato contro il Monza, invece, è subentrato nel secondo tempo a Dzeko, giocando davvero male e beccandosi piogge di critiche. La condizione fisica lascia molto a desiderare ed anche il peso-forma non sembra essere dei migliori; a livello mentale, invece, è possibile che stia soffrendo il fatto di non essere più la star, ma uno dei tanti. Il comprimario di Edin Dzeko, giocatore essenziale nei meccanismi di Simone Inzaghi. Lukaku, dunque, sembra distante anni luce dal “Re di Milano” che alzava lo scudetto al cielo solo due anni fa.

Un declino lento, manifestatosi anche in Nazionale, dove con la Croazia il 9 si divorò diverse reti condannando il suo Belgio all’eliminazione. Il tempo per riprendersi c’è, ma serve una svolta immediata per aiutare l’Inter a raggiungere gli obiettivi stagionali. Il futuro è grigio e l’ipotesi di un ritorno a Londra a giugno non è da scartare. Prossimi mesi decisivi.

 

By Pasquale Ucciero

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.

Post correlati