Juventus in Champions: l’analisi delle 3️⃣ avversarie nel Girone H

JUVENTUS AVVERSARIE CHAMPIONS – Saranno Paris Saint-Germain, Benfica e Maccabi Haifa le tre avversarie della Juventus nel Girone H di Champions League che attende, per l’appunto, i bianconeri. Un raggruppamento in cui i ragazzi di Massimiliano Allegri appaiono la seconda forza dopo i francesi ma, al contempo, considerata la fascia di partenza tutto sommato agevole della Vecchia Signora (la seconda, ndr), decisamente non morbidissimo: in primis, per la presenza di un colosso del calcio europeo come i campioni di Francia, ma anche per l’incrocio con il Benfica, compagine tra le più temibili della terza fascia e con la quale – con tutta probabilità – Bonucci e compagni si giocheranno il passaggio del turno.

Juventus in Champions: l’analisi delle tre avversarie nel Girone H

PARIS SAINT-GERMAIN – Una corazzata che necessita di ben poche presentazioni, quella condotta da Christophe Galtier, tecnico dal nome meno altisonante rispetto a quelli che hanno guidato i parigini nelle scorse stagioni, giunto in Estate al posto di Mauricio Pochettino, ma che ha già fatto intravedere alcuni cambiamenti significativi, e la propria tangibile mano, nello scacchiere rossoblù. In primis, il passaggio alla difesa a 3 con cui, nelle prime uscite stagionali, i campioni di Francia hanno dimostrato di aver già acquisito un fondamentale equilibrio tra i reparti: solidi dietro, compatti e organizzati in mezzo, devastanti davanti con lo spaziale tridente composto da Mbappé, Messi e Neymar.

La Juventus è imbattuta negli 8 confronti europei disputati contro il PSG, con 6 vittorie e 2 pareggi all’attivo. Sarà, però, il primo incrocio tra le due formazioni in Champions League le quali, nei suddetti precedenti, si erano affrontate solamente in Coppa UEFA, Supercoppa Europea e Coppa delle Coppe. 

BENFICA – Considerato il livello supersonico del Paris Saint-Germain, appare plausibile come la concorrente con cui la Juventus sarà chiamata a giocarsi il secondo posto, e il conseguente passaggio del turno, sarà – con tutta probabilità – il Benfica. Una squadra storicamente ostica da affrontare per chiunque, specie per i bianconeri, i quali hanno vinto appena uno dei precedenti 6 match contro i lusitani (4 successi portoghesi e un pari, a completare il bilancio). Una squadra che, complice l’arrivo in panchina di Roger Schmidt e una proposta di gioco incentrata su intensità, ritmo e verticalità, sembra non aver minimamente pagato lo scotto della cessione di Darwin Nunez, direzione Liverpool.

Pressing feroce e tanta qualità sulla trequarti, con David Neres, Rafa Silva e Joao Mario a supporto del riferimento offensivo, Ramos. Una squadra che, per caratteristiche e propensione a ricercare il recupero alto, potrebbe dare molto filo da torcere alla Juventus lenta, arrendevole e avara di idee vista nell’ultima stagione, e ri-vista contro la Sampdoria. Otamendi e compagni arrivano alla fase a gironi dopo aver nettamente superato l’ostacolo Dinamo Kiev a margine dei preliminari (5-0 complessivo a favore degli stessi, che in precedenza avevano avuto la meglio anche dei danesi del Midtjylland). Difficile ripetere il Quarto di Finale raggiunto lo scorso anno, ma è certo che le Aquile daranno tutto per fare bella figura e raggiungere, quanto meno, lo step successivo della manifestazione.

MACCABI HAIFA – Difficile pensare che la Champions League possa permettersi di ospitare squadre volgarmente definite “scarse“. Tuttavia, è indubbio che la compagine israeliana, se non può essere considerata a tutti gli effetti la cenerentola del Girone H, poco ci manca. Prima squadra locale a qualificarsi alla fase a gironi della massima competizione continentale nel 2002/2003, i biancoverdi arrivano a questo appuntamento a seguito di un percorso tortuoso, e dopo aver avuto la meglio di Olympiakos, Apollon e Stella Rossa. 

Ultima apparizione nella stagione 2009/2010, quando il Maccabi Haifa affrontò (indovina un po’) proprio la Juventus nella fase a Gironi: doppio 1-0 per i piemontesi tra andata e ritorno, grazie alle reti di Giorgio Chiellini e Mauro German Camoranesi. Da un lato la consapevolezza di non possedere un bagaglio tecnico pari alle altre tre concorrenti, dall’altra la soddisfazione di essere tra le migliori 32 d’Europa e la voglia di continuare a stupire: chissà che qualche scherzetto, ai ragazzi di Barak Bakhar, non possa anche riuscire…

By Nicola Cosentino

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