Milan in Champions: l’analisi delle 3️⃣ avversarie nel Girone E

MILAN CHAMPIONS AVVERSARIE – Rispetto allo scorso anno, quando il Milan affrontò un vero e proprio girone della morte, partendo dalla 4a fascia e pescando Liverpool, Atletico Madrid e Porto, le urne del sorteggio stavolta sono state benevole. Chelsea, Salisburgo e Dinamo Zagabria le avversarie. Sulla carta, tra le italiane, i rossoneri hanno avuto il girone più semplice.

Milan, Gruppo E: l’analisi delle 3 avversarie

Alla vigilia le avversarie da evitare erano soprattutto le inglesi e il Barcellona nel POT 2, il Borussia Dortmund e il Benfica nel POT 3, il Marsiglia nel POT 4. I ragazzi di Pioli non sono riusciti a schivare una big della Premier (Chelsea) ma non possono lamentarsi più di tanto per il raggruppamento finale.

. CHELSEA: i Blues, guidati da Tuchel, non hanno certo bisogno di presentazioni. Vincitori della Champions due edizioni fa e Campioni del Mondo in carica, i londinesi giocano un calcio intenso e veloce senza tanti punti di riferimento. L’anno scorso sono stati eliminati ai quarti dal Real Madrid (trionfatore in finale), al netto di un confronto spettacolare tra andata e ritorno. Hanno detto addio ad Abramovich, passando nelle mani dell’americano Boehly. Sul mercato diverse le uscite (Lukaku, Werner, Rudiger e Christensen) ma è stata comunque investita una cifra ingente, prendendo Koulibaly, Cucurella, Casadei, Chukwuemeka (strappato proprio al Milan) e Sterling. Ma non è finita qui. Gli ultimi rumors parlano di un forte interessamento per Rafael Leao che, in caso di offerta monstre, potrebbe clamorosamente cambiare casacca fronteggiando proprio i rossoneri nel girone. Tanti gli intrecci: da un lato Thiago Silva, ex amatissimo dai tifosi, dall’altro Tomori e Giroud. In campionato i Blues non sono partiti benissimo, perdendo malamente nell’ultima sul campo del Leeds. Sarà comunque un testa a testa per il primo posto del girone, almeno sulla carta.

. SALISBURGO: abbordabile fino ad un certo punto il Salisburgo di Matthias Jaissle, campione d’Austria. Il club biancorosso appartenente, assieme al Lipsia, alla scuderia Red Bull ha una filosofia ben chiara: puntare su giovani talenti, sia in campo che in panchina. Giocatori e allenatori cresciuti in casa, istruiti e coltivati fino a sbocciare. L’esempio più lampante porta il nome di Erling Braut Haaland, adesso in forza al Manchester City di Guardiola. Le insidie dunque non mancano. Occhio in particolare ad Okafor, talento svizzero già in gol contro l’Italia e Benjamin Sesko, gioiello sloveno 19enne, promesso sposo del Lipsia e cercato anche dal Milan in estate. Gli austriaci rappresentano una mina vagante da non sottovalutare.

. DINAMO ZAGABRIA: la squadra più facile del girone è la Dinamo Zagabria, campione di Croazia. Tuttavia gli uomini di Ante Cacic vantano una grande esperienza in Champions. Non a caso diedero il benvenuto all’Atalanta nel 2019, rifilando ai nerazzurri 4 gol nel match d’apertura. In ordine di tempo, la Dinamo è stata l’ultima squadra ad accedere ai gironi, battendo i norvegesi del Bodo Glimt ai supplementari. I giocatori più rappresentativi sono Orsic e Petkovic (stupendo il gol in rovesciata rifilato all’ex squadra di Hauge) e non mancano altre vecchie conoscenze del calcio italiano: Sutalo, Ristovksi, Misic e Gojak, transitato dal Toro. Nessun ex in campo, bensì un connazionale del club slavo, ovvero Ante Rebic, nativo di Spalato.

By Pasquale Ucciero

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