Con l’imminente cessione di Franck Kessie all’Al Ahli e quella di Ousmane Dembélé al Paris Saint-Germain, il Barcellona saluta due dei calciatori su cui ha riposto più speranze nelle ultime finestre di calciomercato senza però essere ripagato sul campo. Se il centrocampista prelevato al termine dell’esperienza al Milan è stato un flop a parametro zero e quindi la delusione è mitigata dal limitato esborso economico, l’esterno d’attacco è stato l’acquisto più costoso della storia del club. Pagato 105 milioni di euro + 40 di bonus, non ha mai dimostrato con continuità le sue doti e non è mai stato un elemento determinante nei momenti che contavano.
Fa riflettere che i 3 acquisti più cari di sempre siano stati 3 investimenti errati. Philippe Coutinho e Antoine Griezmann, se possibile, hanno ottenuto risultati persino inferiori rispetto a quelli dell’ex Borussia Dortmund. Entrambi hanno patito l’esperienza a un livello prima di tutto ambientale, senza mai riuscire a integrarsi in uno spogliatoio, in una cultura e in degli schemi diversi da quelli che avevano consentito loro di affermarsi al vertice.
Con due presidenze diverse le cose nel passato recente non sono mai davvero cambiate. Ferran Torres e Miralem Pjanic, Malcom e Paulinho. Sono tanti i calciatori che hanno patito il salto. Dal punto di vista delle scelte, la dirigenza si è spesso rivelata affrettata e confusa, contribuendo a quei grossi debiti che ancora frenano le mire di crescita del club. Per voltare davvero pagina urgerebbe una presa di coscienza degli errori commessi, cruciale per l’apertura di un nuovo ciclo.