Pierpaolo Marino, grande conoscitore del calcio italiano, ha parlato della Roma e dei contatti riguardanti il prossimo allenatore. Rilasciate a Tele Radio Stereo, riprendiamo le sue parole da TMW:
“Non ho informazioni dirette, ma se le avessi non le direi. La sensazione che ho, comunque, è che non ci sia ancora il nome. In questi casi si portano avanti dei casting e, quando i campionati sono in corso, magari si attende la chiusura della stagione anche per rispetto dei giocatori e del grande Ranieri che sta concludendo il suo lavoro.
Klopp? Nel calcio attuale, con le proprietà straniere che sono arrivate in Italia, si può credere a tutto. Sono proprietà con mezzi illimitati e con una certa propensione a voler introdurre altre filosofie estere nel campionato italiano”.
Ma come avvengono i casting? Il problema è che voi immaginate un casting con un allenatore o un direttore sportivo che si incontrano e parlano, fanno un colloquio come quelli di lavoro in un’azienda tipica o da impiegato. Non è così, oggi gli allenatori hanno degli agenti quindi i casting si fanno per interposta persona. I dirigenti parlano con i rappresentanti degli allenatori, poi si fa una scrematura e con i 2-3 nominativi in dirittura d’arrivo avviene l’incontro, anche con la proprietà. Nessuno resta in attesa e nessuno si sente impegnato, né da una parte né dall’altra. So che Allegri è stato interpellato per la Roma, anche tempo fa. Secondo me è stato più di un mese fa. Anche a me piacerebbe il nome di Allegri per la mia ex squadra, come è la Roma. Come giocatore l’ho scoperto io, l’ho portato io in Serie A e siamo rimasti in grandi rapporti di stima e amicizia. Ma non è che se Allegri nel frattempo dovesse ricevere proposte, per dire, di Napoli o Milan si sente impegnato per il fatto di essere stato chiamato per un incontro. Penso che ognuno sia libero, nella realtà dei fatti”.