Mourinho e l’inerzia da cambiare: la Roma verso il secondo atto

ROMA LEICESTER RITORNO – La stagione della Roma è nella fase clou: i giallorossi sono in piena battaglia per un piazzamento in Europa e la sfida col Bologna in campionato sarà cruciale per il prosieguo nella lotta europea dei giallorossi. La squadra di Mourinho e la piazza tutta, però, hanno evidentemente il pensiero alla sfida di ritorno della semifinale di Conference League con il Leicester. L’andata del King Power Stadium, terminata per 1-1, regala ai giallorossi una vera e propria finale da dover giocare dinanzi a 70mila e passa spettatori: un aiuto non da poco.

La sfida dell’andata

Nella gara d’andata il pareggio venuto fuori dopo i 90 minuti in Inghilterra sta tutto sommato bene alla Roma: i giallorossi hanno colpito con cinismo e nel secondo tempo hanno anche sfiorato il secondo gol ma, nei fatti, l’inerzia della gara è sempre stata per gli inglesi che, anche con le parole di Rodgers, hanno recriminato a fine partita.

Tra i tanti aspetti positivi, oltre al risultato, c’è la sicurezza difensiva: il terzetto Mancini-Smalling-Ibanez ha annullato Vardy e ben arginato, seppur concedendo inevitabilmente qualcosa, gli offensivi del Leicester e la sensazione è quella di un terzetto ben collaudato e ben sostenuto dagli esterni di centrocampo.

Abraham e Zalewski

Il centravanti inglese è stato chiamato ad una partita di sacrifico ma la sua abilità nel giocare anche da solo per far salire la squadra è emersa. I pochi palloni buoni pervenuti all’ex Chelsea sono stati ottimamente gestiti con il picco registrato nel tacco fantascientifico per Sergio Oliveira che avrebbe potuto regalare un clamoroso 2-1 in una fase in cui la Roma faticava ad alzare la testa in fase offensiva. Zalewski, invece, è stato letteralmente devastante: la sua sortita sul gol di Pellegrini è stato un lampo di luce che ha squarciato il King Power Stadium e la sua abnegazione in entrambe le fasi, in un contesto nuovo per il classe 2002, sono sintomo chiaro che ci si trova dinanzi ad un grandissimo prospetto già efficace nell’immediato.

Per il ritorno l’unica modifica forzata da un punto di vista tattico e tecnico sarà quella di Mkhitaryan: l’armeno ha lasciato il campo per un problema alla coscia ed il suo recupero per la sfida al Leicester è impossibile. Mourinho ha tra le mani diverse possibilità, da quelle più conservative a quelle più spregiudicate. Dinanzi al suo popolo, però, è legittimo pensare che la Roma farà sua la gara arrembante, pimpante ed offensiva per provare a portare l’inerzia presente al King Power Stadium dalla propria parte per superare l’ultimo ostacolo prima della finale di Tirana.

By Alessio D'Errico

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