Romagnoli: “Tifo Lazio, ho coronato il mio sogno”

ROMAGNOLI LAZIO – Alessio Romagnoli, nuovo difensore della Lazio, ha parlato per la prima volta da calciatore biancoceleste ai canali ufficiali del club.

Questo uno stralcio della sua corposa e intensa intervista:

“Penso sia stata l’emozione più grande della mia vita, sia dentro il campo sia fuori. Non c’è nulla di male a esprimere la propria fede. Nonostante abbia giocato con altre maglie per tanti anni, credo che quando un atleta porta rispetto e dà sempre il proprio meglio, può tranquillamente dichiarare di essere un tifoso di un’altra squadra, come feci io diverse volte nel corso degli anni.

Andare via dalla Roma per me ha rappresentato un passaggio importante, perché approdavo in un grande club come il Milan e mi sentivo molto più libero di esprimere liberamente il mio tifo. La Maglia Bandiera è una delle più belle mai realizzate nella storia della Lazio, a mio parere. Volevo ricordare quel momento.

Credo sarà un effetto fantastico entrare per le prima volta all’Olimpico con l’Aquila sul petto. Andavo allo stadio da bambino con mio padre, che è un grande tifoso della Lazio, così come mia nonna, alla quale ero molto legato. Tutto questo per me significa ora indossare la maglia che sognavo sin da bambino.

Il numero 13 me lo porto dietro da tanti anni. Nesta è stato il difensore più forte di tutti i tempi. L’ho sempre detto, nessuno sarà mai come lui. Quello che ha rappresentato sia per la Lazio sia per il Milan è stato eccezionale ed irripetibile. Indossare la sua maglia e il suo numero è qualcosa di impagabile. È stato così al Milan, avrò l’onore di portarlo anche qui. È una responsabilità importante, cercherò di farlo al meglio.

Per il bene della mia carriera era giusto compiere un percorso a Milano: la squadra era forte, la Società stava crescendo e vedevo che si poteva vincere qualcosa. Ogni volta che giocavo contro la Lazio, però, con Tare parlavamo… “Mancano due anni”, “Manca un anno” poi “Mancano sei mesi”, quando abbiamo giocato in Coppa Italia. Mi auguro che questa idea potesse diventare realtà. Ho sempre detto pubblicamente che mi sarebbe piaciuto giocare con la Lazio ma non volevo andare troppo in là con gli anni. Ora sento sia arrivato il momento giusto. Ho un problema serio di pubalgia ma a questa maglia voglio dare più del 100%.

La più grande dimostrazione d’affetto, prima dell’arrivo in biancoceleste, era arrivata in occasione dello striscione esposto dalla Curva Nord in una gara di Coppa Italia. Ricevere un messaggio del genere da avversario, ma senza mai essere stato un calciatore biancoceleste è stato bellissimo. In Paideia sapevo sarebbero arrivare tante persone: complice la spinta di compagni e tifosi, la mia spinta verso l’esito positivo della trattativa era moltiplicato al 1.000%. Era impossibile dire di no, sarebbe stato un tradimento e non era giusto. La gente laziale mi ha dato tantissimo da subito, ora sta a me ripagare tutto questo in campo.

L’augurio e la promessa è che solamente insieme potremo raggiungere dei grandi risultati, quindi so che i tifosi per me e per tutti noi sono una parte fondamentale di questa famiglia. Perciò, mi raccomando AVANTI INSIEME.”

By Redazione PianetaChampions

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