Dopo la furente sfuriata di ieri, il rapporto tra Antonio Conte e il Tottenham appare come non mai ai minimi storici: la spaccatura tra il trainer salentino e il sodalizio inglese, infatti, sembrerebbe oramai insanabile e le voci di un possibile, immediato esonero starebbero gradualmente prendendo piede in queste ore in quel di Londra.
A pesare, in tal senso, sarebbero i ben 17 milioni di euro netti a stagione attualmente percepiti dall’ex CT in UK: uno scoglio non da poco sul quale gli Spurs dovrebbero comunque riflettere durante l’imminente sosta per gli impegni delle Nazionali.
🗣️ “They’re used to it here. Don’t play for something important. They don’t want to play under pressure or under stress. Tottenham’s story is this. 20 years there is the owner & they never won something. Why?”
Antonio Conte is absolutely FUMING in his post match presser 😤 pic.twitter.com/jPqMxnZUtQ
— Football Daily (@footballdaily) March 18, 2023
Un fattore, questo, che – a maggiore ragione – rappresenterebbe un grosso problema anche per il tanto chiacchierato ritorno in Italia dell’ex centrocampista. Secondo quanto riporta Sport Mediaset, infatti, affinché il suddetto scenario possa concretizzarsi sarebbe necessario che Conte si riducesse il proprio ingaggio almeno del 30-35%.
Inoltre, al momento, nel nostro campionato non ci sarebbero panchine libere tra le big: si era parlato di un clamoroso ritorno a Juventus o Inter, ma per entrambi i club sarebbe ancora troppo presto per valutare gli eventuali addii di Allegri e Inzaghi.