Quella tra Liverpool e Villarreal è stata una doppia sfida che, al proprio interno, ha contenuto tante sfide. C’è stato un match di andata meritatamente conquistato dai Reds, ma una settimana dopo è emersa traboccante la preparazione tattica del Sottomarino Giallo, che ha rubato occhi e attenzione degli interessati, chiudendo la prima frazione con un doppio vantaggio tanto meritato quanto pericoloso per il sodalizio allenato da Klopp. Lo stesso allenatore tedesco che, nella ripresa, ha cambiato le carte in tavola, scompaginato la verve di un Villarreal divelto dal sogno finale.
Klopp, la differenza l’ha fatta la lettura
Nella stupenda cornice dell’Estadio de la Cerámica, i primi quarantacinque minuti degli inglesi suggerivano come fosse necessaria un’iniezione di qualità, personalità e propensione al rischio, elementi fondmentali per ribaltare la passività che stava portando allo sprofondamento. Doti che Luis Diaz immagazzina e distribuisce quando chiamato in causa, ed è stato proprio il suo ingresso per Diogo Jota a ribaltare l’inerzia – e il risultato – del match. Un gol, tantissimi strappi e altrettante giocate di qualità, che hanno certificato una prestazione da MVP.
Ecco, dunque, cosa ha fatto realmente la differenza al termine di centottanta minuti intrisi di emozioni: la tecnica, guidata dal protagonismo e inserita sulla base di un’ottima lettura da parte dell’allenatore. This is Liverpool, dicono da quelle parti.
