Il mercato faraonico del Chelsea non ha trovato fin qui riscontro sul campo. La zona Champions ormai appare come un miraggio e a farne le spese per i risultati deludenti è stato Potter, anch’egli pagato profumatamente per strapparlo al Brighton. I Blues verranno traghettati dalla leggenda Frank Lampard fino a fine stagione. Tra gli acquisti più deludenti in casa Chelsea figura sicuramente Mudryk, talento ucraino prelevato dallo Shakthar Donetsk per la faraonica cifra di 70 milioni di euro. Le sue prestazioni però non hanno rispecchiato quanto investito. 9 presenze (solo in 4 occasioni è partito dall’inizio), 400′ giocati e 1 assist. Troppo poco. Sicuramente incidono la prima esperienza in un top team e la pressione mediatica.
Non solo Mudryk: i peggiori impatti degli acquisti di gennaio
Mudryk è in buona compagnia. Non è stato memorabile il passaggio di Jorginho dal Chelsea all’Arsenal. L’ex Napoli ha totalizzato solo 7 presenze in Premier con 3 gare da titolare. Ha inciso nella gara contro l’Aston Villa, poi poco altro. Arteta gli preferisce Partey e Xhaka. Anche Traorè, passato dal Sassuolo al Bournemouth, vanta numeri simili all’italo-brasiliano, 7 presenze, 429′ giocati ma 0 gol e 0 assist. Esordio con gol e poi pochissimi minuti giocati (quasi 180′) al Marsiglia per Azzedine Ounahi, autentico protagonista al Mondiale col suo Marocco. Quasi un desaparecido al Tottenham, Arnaut Danjuma, arrivato dal Villareal: per lui 4 presenze (1 in Premier) e tutte da subentrante con 1 solo gol messo a segno. Ancora peggio Kiwior all’Arsenal, tanta panchina, 4′ in Premier e 71′ in Europa League. Molto poco considerando i 25 milioni spesi per prenderlo dallo Spezia. Da sottolineare poi anche lo scarso minutaggio di Madueke al Chelsea, arrivato per 35 mln dal PSV. 5 presenze ma nessuna partita intera giocata. In Liga Depay è stato il miglior colpo ad effetto: per lui all’Atletico Madrid 3 gol in 7 gare (257′ giocati) ma ennesimo infortunio a mettergli i bastoni tra le ruote.
