City 👑, Brighton e “De Zerbismo”, Chelsea nel limbo: Premier, top e flop del 2023

La Premier League si conferma la più importante lega calcistica al mondo per l’incredibile facilità con cui è in grado di trasmettere delle emozioni, scolpendole nei cuori e nelle menti di tutti gli appassionati calciofili. Adrenalina, intensità, qualità, imprevedibilità: caratteristiche esaltate pienamente da un 2023 in cui le conferme – scontato parlare del Manchester City pigliatutto – hanno convissuto assieme all’inaspettato, declinabile positivamente come il Brighton di De Zerbi oppure negativamente varcando i cancelli di Stamford Bridge. Riviviamo gli ultimi 365 giorni della massima serie inglese:

LA PARTITA: MANCHESTER CITY – ARSENAL 4-1

Photo by Catherine Ivill/Getty Images – Via One Football

La partita per antonomasia, quella che ha effettivamente deciso le sorti del campionato 2022/2023. Una doppietta di De Bruyne unita alle reti di Holding e del solito Haaland per calare un poker al gusto di… sentenza. Ad un mese dalla fine dei giochi, il successo contro l’Arsenal capolista, infatti, ha permesso a Guardiola di accorciare le distanze in classifica riducendo il divario a soli due punti, ma col notevole vantaggio di due gare in più da disputare. Una vittoria sorprendentemente schiacciante, non per il risultato in sé, ma per l’imbarazzante scioltezza con cui il City ha dominato i Gunners tecnicamente e tatticamente.

IL TOP PLAYER: HAALAND

Michael Regan/Getty Images – Via One Football

Nel caso non si fosse capito, il 2023 è stato l’anno della definitiva consacrazione di Erling Haaland. Robotico, freddo e spietato come i numeri che – calcolatrice alla mano – ci ritroviamo ad evidenziare: 50 presenze, 50 gol, 12 assist tra il campionato 2022/2023 e la prima parte del 2023/2024. Giù il cappello, nella maniera più assoluta. Al suo primo anno con la maglia del City, il bomber norvegese può dire di aver già conquistato la vetta dell’élite calcistica, frantumando ogni record sul proprio cammino e e facendo incetta di premi individuali e di squadra. È proprio il caso di dirlo: nessuno come lui.

IL GOL: GARNACHO

Photo by Shaun Botterill/Getty Images – Via One Football

Di reti stilisticamente belle e decisive ce ne sono state diverse, ma quella che ha fatto breccia nel cuore degli appassionati di Premier (e non solo) porta la firma di Alejandro Garnacho. 26 novembre 2023, 13a giornata, Everton-Manchester United 0-3: uno straordinario gol in rovesciata che rappresenta la perfetta commistione tra passato, presente e futuro. L’esecuzione dell’argentino, infatti, ricorda quelle di due leggende dei Red Devils, ovvero Wayne Rooney nel derby di Manchester nel 2011 e Cristiano Ronaldo in Juventus-Real Madrid nel 2018. Se questo è l’effetto di indossare la casacca dei Red Devils…

L’ESULTANZA: LUIS DIAZ

Photo by JUSTIN TALLIS/AFP via Getty Images – Via One Football

Le esultanze rappresentano l’apice emotivo dello sport più bello al mondo, ma si addensano di significati speciali quando vengono veicolate per costruire un ponte con la vita di tutti i giorni. È il caso di Luis Dìaz, che subentra e salva il suo Liverpool al 90+5’ sul campo del Luton Town. Un gol liberatorio di tutte le difficoltà di quel momento, col colombiano che si rivolge alle telecamere in mondovisione sollevando la maglia e mostrando la scritta “Libertad para papa” per chiedere all’Esercito di Liberazione Nazionale – gruppo guerrigliero del suo Paese – di rilasciare il padre rapito. Una storia fortunatamente con un lieto fine.

LA SORPRESA: IL BRIGHTON DI DE ZERBI

Steve Bardens/Getty Images – Via One Football

Sorpresa è l’aggettivo che più si addice al Brighton. E, diciamocelo, gli sta anche stretto. Perché la squadra di De Zerbi ha incantato la Premier diventandone ben presto una realtà consolidata attraverso l’imposizione di una rivoluzione tattica che ha stregato gli inglesi e i loro top club. Guardiola e Klopp ne sanno qualcosa. Inamovibile il dettame tattico della costruzione del basso, sbalorditiva la statistica che pone i Gabbiani tra le formazioni con più tiri nello specchio della porta tra i top 5 campionati europei. Gioco fluido di posizione? No, chiamatelo De Zerbismo.

LA POLEMICA: L’EVERTON E LA PENALIZZAZIONE

Clive Brunskill/Getty Images – Via One Football

Controversa e fortemente discussa la penalizzazione di dieci punti inflitta all’Everton, ritenuto responsabile di aver sforato di 20 milioni di sterline i parametri imposti dal PSR, ossia le regole di redditività e sostenibilità della Premier League, con perdite complessive per 124,5 milioni rispetto ai 105 massimi consentiti. La protesta plateale dei Toffees è sfociata nelle lamentele di una presunta disparità di trattamento rispetto alle big sotto indagine, nientedimeno che City e Chelsea. Un disappunto alimentato dai tifosi attraverso l’affitto di un aeroplano che – sorvolando l’Etihad Stadium – sfoggiava uno striscione chiaro ed inequivocabile “La Premier League è corrotta”.

IL FLOP: IL CHELSEA

GLYN KIRK/AFP via Getty Images – Via One Football

Il 2023 regala un nuovo sinonimo alla parola “flop”: Chelsea. Dispiace constatare come una delle big inglesi sia sprofondata così in basso, da qualsiasi punto di vista. Un fallimento a 360 gradi: sul rettangolo di gioco, con una posizione che, ad oggi, non si schioda da metà classifica. Economico, con ben 873 milioni di euro investiti nelle ultime due sessioni di calciomercato nel segno di un restyling all’insegna di talenti puri e cristallini. Mosse ambiziose e probabilmente lungimiranti, ma sicuramente pletoriche e sproporzionate per una squadra che non è mai riuscita ad uscire dal limbo della mediocrità nell’ultimo anno.

LA STATISTICA: HAALAND RECORDMAN

Michael Regan/Getty Images – Via One Football

Ancora Haaland in copertina. Considerando i ritmi, è molto probabile che il bomber del City la renderà datata nel prossimo futuro, ma la statistica più interessante di quest’anno di Premier è il nuovo record stabilito dall’attaccante norvegese con 36 reti messe a segno in un singolo campionato. Nessun rivale nella storia moderna del torneo, superati anche dei giganti del passato come Alan Shearer ed Andy Cole, fermatisi a quota 35 in stagioni da 42 giornate rispetto alle 38 attuali. Adesso, Erling ha soltanto l’infinito davanti a sé.

By Danilo Buonpensiero

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